Il ciclista naturalizzato britannico, nel giorno di riposo del Tour, parla del duello che lo vede coinvolto alla vittoria finale con il compagno di squadra Thomas, attuale leader della Grande Boucle: "Saranno gli altri team a doverci attaccare..."
Secondo e ultimo giorno di riposo al Tour de France. Sosta utile per fare il punto della situazione e prepararsi al rush finale dell'ultima settimana. Con sei tappe ancora da percorrere resta più avvincente che mai il duello in testa alla classifica generale tra Geraint Thomas e Chris Froome, al momento rispettivamente maglia gialla e secondo classificato. Il Keniano bianco rincorre il compagno del Team Sky a 1'39'' di ritardo e fa da intermezzo tra il leader della Grande Boucle e Tom Doumolin, distante 1'50'' dalla vetta. Sia Froome che Thomas alloggiano insieme a tutta la squadra all'Hotel Campanile, dove in mattinata sono stati presi d'assalto dai cronisti pronti a tirar fuori le loro sensazioni in vista della fase finale del Tour e un parere sulla possibile rivalità che potrebbe nascere all'interno del team britannico. "Se a Parigi dovesse esserci un corridore del nostro team sul gradino più alto del podio ne sarei felice - ha dichiarato il quattro volte vincitore del grande Giro francese -. Siamo primo e secondo, quindi in quest'ultima settimana non saremo certamente noi a doverci preoccupare di attaccare. Poi noi correremo di conseguenza". Dualismo che preferisce evitare anche Geraint Thomas, partito in sordina e come gregario di Froome, ma ora molto più fiducioso di poter conquistare personalmente la Grande Boucle: "La voglia di portare la maglia gialla a Parigi c'è ed è sempre crescente - ha affermato -. Continuo a mantenere i piedi per terra però, concentrandomi su ogni frazione giorno per giorno. Finora io e Chris siamo sempre andati d'accordo". Riusciranno a mantenere solido questo legame fino alla fine? Dalla 16^ tappa, in programma martedì da Carcassonne a Bagne'res de Luchon - 218 chilometri di tracciato -, sarà tutto più chiaro.