Giro d'Italia, Nibali: "Sono sereno, la forma c'è". Roglic: "Rispetto tutti gli avversari"

Ciclismo

Il tedesco Ackermann si gode il successo in volata: "Vincere la prima tappa del mio primo grande giro è fantastico". Viviani si deve accontentare del secondo posto: "Forse dovevo osare di più" e Nibali mostra sicurezza: "Sensazioni positive"

GIRO, ACKERMANN VINCE 2^ TAPPA

GIRO, LE CLASSIFICHE

IL GIRO SU SKYGO ED EUROSPORT 1

Pascal Ackermann conquista in volata la seconda tappa del Giro d'Italia, da Bologna a Fucecchio, regolando Viviani ed Ewan. "Sono davvero felice - il commento del tedesco-. Era la prima occasione per vincere una tappa e ci sono riuscito. Vincere almeno una frazione era il mio obiettivo. Ho scelto il momento giusto per lanciare lo sprint: sono partito ai -250 metri e ce l'ho fatta. Vincere la prima tappa del mio primo grande giro è fantastico". Primoz Roglic si gode la seconda maglia rosa: "Sicuramente non e' stata una tappa facile, fra pioggia, fughe e saliscendi - racconta lo sloveno -. Le squadre dei velocisti volevano portare il gruppo allo sprint e questo ci ha permesso di non stressarci". Roglic non abbocca e, di fronte alle parole di Simon Yates pronunciate nei giorni scorsi, si limita a un "nessuno deve avere paura di nessuno, ma solo rispetto". Vincenzo Nibali analizza la tappa e le prospettive per il Giro appena cominciato: "Nelle prove contro il tempo mi sono sempre difeso - ammette lo 'Squalo' -: sono contento di come sono andate le cose. Oggi abbiamo evitato rischi, questa giornata è passata bene, adesso penso a domani. Conosco come le mie tasche queste strade sapevo che nella discesa, visto che da queste parti producono un ottimo olio, la strada poteva essere sporca. Dico ai tifosi di portarci rispetto e di farci correre in sicurezza. Il tifo è bello, ma il rispetto è importante. Ci sono corridori molto pronti, come Dumoulin, Lopez, Majka e gli outsider. Sono sereno, mi sento bene, la forma c'è, ho una squadra forte che mi supporta". Elia Viviani, sconfitto sul traguardo di Fucecchio, pensa già alla rivincita a Orbetello: "Quando si arriva secondi poteva sempre andar meglio. Ero concentrato su Gaviria, ho visto Ackermann partire, ma troppo tardi per riprenderlo. Ho sbagliato una piccola manovra nel cambio ed è andata così. E' una posizione da migliorare per domani. Forse dovevo osare un po' di più, è stata una questione di tempistica".