Coronavirus, dal Giro d'Italia alle consegne a domicilio: la storia di Umberto Marengo

La bella storia di Umberto Marengo arriva da Collegno, nel Torinese. Il ciclista della Vini Zabù KTM, che avrebbe dovuto partecipare al Giro d'Italia (rinviato per l'emergenza Covid-19) ha trovato il modo di continuare ad allenarsi e allo stesso tempo aiutare la comunità: facendo consegne a domicilio di viveri in bicicletta, da volontario

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Tra una decina di giorni sarebbe stato ai nastri di partenza del suo primo Giro d'Italia, poi rinviato per l'emergenza Covid-19; ma Umberto Marengo ha trovato comunque il modo di meritarsi una "maglia rosa" con una splendida iniziativa: aiutare la propria comunità con le consegne a domicilio, naturalmente in bicicletta...

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Così, il 27enne ciclista della Vini Zabù KTM, attraverso una gelateria di Collegno, il paese nel Torinese dove vive, si è trasformato in un "delivery man" di viveri e pacchi di solidarietà, il tutto gratuitamente.

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L'idea è stata di Francesco Casciano, sindaco di Collegno: "Pensando a lui mi è venuto in mente Coppi, quando faceva il militare a Napoli e un falegname gli prestò la sua bici per farlo correre. Anche Umberto, che è il nostro campione, doveva avere la possibilità di allenarsi".

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Umberto, abituato a pedalare per 100-150 chilometri al giorno, è stato completamente spiazzato dall'emergenza. "Ho sempre odiato pedalare sui rulli - ha spiegato a "La Stampa" - preferisco bagnarmi sotto la pioggia che stare al chiuso".

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Marengo effettua mediamente 30 consegne al giorno, che equivalgono a una sessantina di chilometri, a volte anche 80. La mattina si allena sui rulli, nel pomeriggio si dedica all'attività di volontariato.