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Eddy Merckx compie 75 anni: il cannibale campione indomito

Ciclismo

Giovanni Bruno

©Getty

VIDEO.  All'anagrafe Édouard Louis Joseph, è uno dei più grandi miti della storia del ciclismo compie 75 anni: la sua storia, le accuse di doping, il rapporto con Gimondi e anche l'attività d'imprenditore. Celebriamo il corridore belga e i suoi record

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Compie 75 anni Eddy Merckx, all'anagrafe Édouard Louis Joseph, uno dei miti del ciclismo mondiale. In assoluto il più grande al di là di classifiche e vittorie. Non è mai bello fare paragoni, perché la storia del ciclismo ci ha dato Coppi, Bartali e altri. Ognuno a ha fatto la sua epoca, ma Mercks è in assoluto è il migliore di sempre, il Cannibale che ha macinato record su record, che associava le classifiche più terribili a fatiche come quelle del Giro d’Italia, Tour e Vuelta. Ha vinto tutto. Non mollava nulla, ecco da dove è nato il suo soprannome. I suoi anni sono stati anche quelli del nostro indimenticato Felice Gimondi. Si sono incrociati in tutte le corse, con l'italiano che fu tra i più giovani a vincere il Tour de France. Poi, però, ha impattato con la forza e la voglia di questo incredibile belga. Di qui guerre e battaglie nel Giro, nel Tour e nelle grandi classiche. Curioso che Mercckx non abbia corso con tante squadra: si è legato alla per molto tempo alla Molteni, famiglia originaria di Arcore. E nel video che segue vi mostriamo anche una delle maglie che indossò.

Savona, il Giro d'Italia del 1969

Se qualcuno è riuscito a fermarlo? Ci fu un Giro d'Italia particolare vinto da Gimondi, quello del 1969, in cui Merckx rimase su un lettno dopo la tappa di Savona: fu accusato di aver preso sostanze non lecite. Lui ha sempre negato di aver assunto doping e che gli era stato somministrato per farlo perdere. Chi vinceva così tanto doveva far i conti anche con la grande invidia che gli piombava addosso, ma c'è un'immagine davvero particolare di lui in lacrime e Gimondi che va a trovarlo. Tra loro c'è Sergio Zavoli che con il microfono li faceva parlare in quel frangente, con l'italiano che si scusava con l'avversario perché gli aveva preso la maglia rosa. Davvero altri tempi.

Il record dell'ora

Un'altra curiosità di Merckx riguarda il record dell'ora, quei 49,431 km/h che lui centrò con la "bicicletta normale", prima del grande cambiamento con l'avvento di Francesco Moser e la tecnologia. Ecco, la potenza del Cannibale è anche in questo. I record sono poi stati rifatti sulla base di quello di Mercks. Per intenderci, è successo trenta-quaranta anni dopo la sua impresa. Chris Boardman, professionista dal 1993 al 2000, è dovuto scendere a livelli notevoli per battere il primato del predecessore. Questo ci aiuta a capire anche perché il Cannibale è stato anche l'indomito.