Van der Poel assolto in appello per il litigio con due ragazze alla vigilia dei Mondiali

la sentenza

Si è concluso con l'assoluzione in appello il caso legato a Mathieu Van der Poel, arrestato e rilasciato poche ore prima del via dei Mondiali di ciclismo di Wollongong. L'olandese era stato accusato di aver litigato e aggredito due adolescenti nel proprio hotel. "E' stato provocato in modo irritante e invasivo", ha detto il giudice

LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI

Mathieu Van der Poel è stato assolto in appello dal tribunale di Sydney nella vicenda di cui era stato spiacevole protagonista a poche ore dal via dei Mondiali di ciclismo di Wollongong, in Australia. Il ciclista olandese, tra i favoriti alla vigilia per la maglia iridata, era stato arrestato e poi rilasciato dalla polizia locale, accusato di aver litigato e aggredito due adolescenti di 13 e 14 anni nel suo hotel a Brighton Beach. Le due ragazze avevano bussato continuamente alla porta della camera del nipote di Raymond Poulidor, che aveva reagito inseguendole e insultandole. VDP era stato arrestato e rilasciato dalla polizia, aveva preso il via alla gara in linea, ritirandosi dopo pochi chilometri. Un giudice lo aveva condannato in primo grado a una multa di 1500 dollari australiani e al divieto di ingresso nel Paese per 3 anni. 

La sentenza in appello: "Ciclista provocato in modo irritante"

Il giudice in appello ha annullato la prima sentenza. Van der Poel è stato provocato in modo "irritante e invasivo" da parte delle due ragazze, che hanno tenuto comportamenti "insensati e senza controllo", come riporta il "Daily Telegraph". "Non aveva bisogno di convincere nessuno, è un professionista e un ciclista modello. E' molto importante che queste accuse siano decadute", ha spiegato a "NewsWire" l'avvocato dell'olandese, Michael Bowe.