Tour de France, Pogacar vince la tappa di Valloire ed è di nuovo in maglia gialla

TOUR DE FRANCE

a cura di Bernardo Cianfrocca

Tutti lo attendevano, nessuno è rimasto deluso: Tadej Pogacar attacca sul Galibier, vince la 4^ tappa da Pinerolo a Valloire e si riprende la maglia gialla. Maxi fuga di 17 corridori sul Sestriere e sul Monginevro: sull'ultima vetta, la più difficile, lo sloveno fa tirare la sua squadra, la UAE Emirates, e poi si prende la responsabilità di staccare gli avversari diretti in discesa. Vingegaard, Roglic ed Evenepoel chiudono a 35 secondi

TOUR DE FRANCE, LA 21^ TAPPA IN DIRETTA

Tadej Pogacar ha vinto in beata solitudine la quarta tappa del Tour, la prima di montagna e con traguardo in territorio francese, a Valloire, sfilando la maglia gialla di leader all'ecuadoregno Richard Carapaz e riprendendosela così dopo un solo giorno. Per lo sloveno è il 12° successo alla Grande Boucle. Partito da Pinerolo e percorsi 139,6 chilometri, dopo aver attaccato nell'ultimo chilometro del Galibier e protagonista di una splendida discesa, il leader della UAE Emirates ha preceduto di 35" un terzetto composto dal belga Remco Evenepoel, dal compagno di squadra Juan Ayuso e dallo sloveno Primoz Roglic. Il suo grande rivale Jonas Vingegaard è stato l'unico a riuscire a seguirlo all'inizio, ma ha poi perso terreno poco prima della vetta ed è stato ripreso durante la discesa verso Valloire, finendo quinto, a 37".

 

Ciccone brilla ed è in top ten

Il primo degli italiani è Giulio Ciccone (Lidl-Trek), nono con un distacco di 2'41". In classifica generale Pogacar, che ha beneficiato di diversi abbuoni in cima al Galibier e all'arrivo, ha un vantaggio di 45" su Evenepoel e 50" su Vingegaard. Ciccone é nono anche nella generale, con un ritardo di 3'20". "Sono molto felice. Era più o meno il piano e lo abbiamo eseguito molto bene. È stata una tappa da sogno e finire da solo è davvero grandioso - ha commentato Pogacar all'arrivo. Mi sono allenato molto qui in passato, quindi conoscevo perfettamente la tappa, era come correre a casa". Il Galibier ha fatto la selezione, frenando le ambizioni di Carapaz (giunto 32mo, a +5'10") come di tanti altri, a cominciare da Romain Bardet, che ha incassato un distacco di 9'53". Primoz Roglic è rimasto attardato in cima al Galibier, ma lo sloveno è poi riuscito a raggiungere il gruppo di Evenepoel sfruttando la discesa. È al quinto posto, a 1'14" dal connazionale nella classifica generale. "Pogi" ha approfittato del ritmo imposto dalla sua impressionante squadra, la UAE Emirates, nonostante fosse in inferiorità numerica sui tornanti innevati. Poco prima della vetta erano in due a circondare il loro leader, Ayuso e Almeida, mentre Vingegaard e Roglic erano soli. A testimoniare questo potere, il compagno di squadra di Pogacar e prodigio spagnolo Juan Ayuso è ora quarto nella generale e secondo dietro Evenepoel nella graduatoria della maglia bianca (miglior giovane).

Le classifiche del Tour

Primo scossone degno di nota per la maglia gialla. Come cambiano le graduatorie dopo la quarta tappa

Le parole di Pogacar

"Mi sentivo bene e dovevo provarci, in salita non volevo spingere troppo, ho dato tutto negli ultimi metri. In discesa mi sono spaventato per le prime curve bagnate, ma era un percorso che conoscevo e quando è così è tutto più facile. I 50 secondi conquistati su Vingegaard? Beh, un'ottima notizia"

L'ordine di arrivo della quarta tappa

1) TADEJ POGACAR in 3h, 46' 38''

2) Remco Evenepoel +35''

3) Juan Ayuso - S.T.

4) Primoz Roglic - S.T.

5) Jonas Vingegaard +37''

6) Carlos Rodriguez - S.T.

7) Mikel Landa +53''

8) Joao Almeida - S.T.

9) Giulio Ciccone +2'41''

10) Santiago Buitrago - S.T.

L'arrivo di Pogacar

La parata dello sloveno, che assesta il primo grande colpo di questo Tour 2024. Sul San Luca di Bologna era arrivato un assaggio, oggi la portata principale

Il crollo di Carapaz

L'ecuadoriano, oggi maglia gialla, è arrivato sul traguardo con oltre 5 minuti di svantaggio da Pogacar. E lo sloveno è già sulla cyclette per il defaticante...

Pogacar vince a Valloire!

Lo sloveno porta a termine il capolavoro iniziato sul Galibier, vince la quarta tappa e si riprende la maglia gialla. Alle sue spalle arrivano il compagno di squadra Ajuso, Evenepoel, Roglic e Vingegaard a 35 secondi (più gli abbuoni da considerare per la classifica generale)

Ultimo chilometro

Il trionfo di Pogacar, l'ennesimo, si sta materializzando 

6 km al traguardo

Pogacar sta creando il vuoto alle sue spalle: in salita ha preso le misure a tutti, in discesa li sta seminando. Vingegaard è scivolato a 30 secondi, in procinto di essere raggiunto da Roglic e forse anche Evenepoel, leggermente più staccato

12 km al traguardo

Ora Pogacar accelera anche in discesa e mantiene il vantaggio su Vingegaard di nuovo superiore ai 10 secondi. Evenepoel, che aveva risposto bene in salita allo sloveno, perde invece terreno fino ai 35''

Ecco l'attacco di Pogacar negli ultimi metri della salita del Galibier: Vingegaard è stato l'ultimo a mollare poco prima del GPM

15 km al traguardo

In discesa Vingegaard rosicchia qualcosa a Pogacar, il gruppo con Evenepoel e Roglic è a circa 30''

19 km al traguardo: Pogacar allunga

Anche Vingegaard ha dovuto mollare la ruota del vincitore del Giro d'Italia. Lo sloveno vola e scollina per primo sul Galibier, il danese insegue da solo a 10'', più indietro c'è Evenepoel a 20'', Roglic a 40'' da Pogacar

19,5 km al traguardo: parte Pogacar!

Vingegaard però risponde! Tutti attendevano l'attacco dello sloveno e così è stato

20 km al traguardo

Siamo agli ultimi mille metri prima della cima del Galibier, sono i più duri di tutta la salita. Pogacar è con i fidi scudieri Ayuso e Almeida, Vingegaard però resiste, con lui anche Roglic, Evenepoel e l'intramontabile Mikel Landa

22 km al traguardo

Tra 3 km si scollina sul Galibier. Già si può affermare con certezza che Carapaz non indosserà anche domani la maglia gialla. L'ecuadoriano si è staccato assieme a tanti altri. L'azione della UAE Emirates è stata poderosa

23 km al traguardo

Il gruppo dei big perde sempre più componenti: Bardet, il vincitore della prima tappa, alza bandiera bianca. Prima di lui anche Bernal, Vlasov e Geraint Thomas. Carapaz è scivolato a un minuto da Pogacar-Vingegaard

25 km al traguardo

Simon Yates e Tom Pidcock non riescono a tenere il ritmo imposto dalla Uae. Davanti però si vedono anche gli uomini della Visma. Pogacar e Vingegaard si marcano a uomo, Carapaz arranca nelle retrovie del gruppo

26 km al traguardo

Il gruppo ha ripreso anche Lazkano! Non c'è più nessuno in fuga, la UAE Emirates si è messa a tirare sul serio e sta apparecchiando probabilmente la tavola a un attacco di Pogacar

27 km al traguardo

Lazkano, che ha tentato con successo una nuova azione solitaria, è il primo ad arrivare sul Col de Lautaret. Inizia ora il tratto più impegnativo della salita verso il Galibier

28 km al traguardo

Il gruppo maglia gialla è a soli 40'' circa dai quattro uomini di testa e ha nel frattempo riassorbito molti corridori protagonisti della fuga di giornata e che stanno ora rientrando i remi in barca

31 km al traguardo

Da 17 a 4, ora c'è un poker di corridori in testa: Lazkano è stato raggiunto da David Gaudu, Tobias Halland Johannessen  e Christopher Juul-Jensen

32 km al traguardo

Come prevedibile, i 17 in testa si sono un po' sbriciolati. Oier Lazkano del Team Movistar è ora solo davanti a tutti, più di qualcuno prova a riportarsi su di lui. Van der Poel sembra non reggere il ritmo

35 km al traguardo

Il gruppo sta spingendo e i 17 fuggitivi hanno iniziato il tratto più duro della salita: così il divario si è assottigliato a 1'25''

39 km al traguardo

Ne mancano invece 20 alla vetta del Galibier. Fuggitivi ancora insieme e con 2'15'' circa sul gruppo dei big

La strada verso il Galibier

La salita del Galibier

Ecco il percorso durissimo che stanno affrontando ora i corridori. In questo momento sono nel "tratto blu" prima del Col du Lautaret, dove presumibilmente si inizierà a fare selezione sia tra i fuggitivi che nel gruppo dei big. Occhi puntati su Pogacar e Vingegaard. Al momento però i 17 là davanti hanno di nuovo aumentato il loro vantaggio fino a 2'45''

Galibier

49 km al traguardo

La testa della corsa ha ancora più di 2 minuti di vantaggio sul gruppo principale. La salita finale al momento presenta ancora dolci pendenze: tra pochi chilometri però si comincerà a fare sul serio avvicinandosi sempre più alla vetta del Galibier

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Tour

54 km al traguardo

I battistrada restano compatti nell'arrivo a Briancon e ora si apprestano ad affrontare insieme anche la lunga salita verso il Col du Galibier (2642 metri di altezza, salita di 23 km con pendenze medie del 5,1%)

60 km al traguardo

Il gruppo dei 17 di testa affronta la discesa tecnica del Monginevro. Arrivati a Briancon, riprenderanno pian piano a salire verso il protagonista della tappa, il Col du Galibier dall'alto dei suoi 2642 metri

68 km al traguardo

I fuggitivi sono arrivati anche in cima al Monginevro, seconda fatica di giornata dopo il Sestriere. Un ottimo Williams brucia ancora Barguil e Madouas e si prende altri 5 punti validi per la classifica scalatori. Il gruppo insegue a 2'20''

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75 km al traguardo

Terminata la discesa in quel di Cesana Torinese, i 17 battistrada riprendono a pedalare in salita. Mancano 7 chilometri allo scollinamento del Monginevro, in Francia

77 km al traguardo

Molto veloce la discesa dal Sestriere a Cesana: la combriccola dei 17 è rimasta compatta in testa, con 2'30'' circa sul gruppo maglia gialla e bianca

82 km al traguardo

Dopo la fatica della salita, preziosi chilometri in discesa per i corridori. Arriveranno a Cesana Torinese, con un dislivello di circa 700 metri rispetto al Sestriere, per poi ricominciare a salire verso un altro GPM di seconda categoria, il Colle del Monginevro (1860 metri, 8,3 km con pendenze medie del 5,9%), primo territorio francese di quest'edizione

89 km al traguardo

Stephen Williams precede Valentin Madouas al Sestriere e guadagna cinque preziosi punti per la classifica della maglia a pois (miglior scalatore)


91 km al traguardo

La maxi-fuga ha ora 2'10'' sul gruppo maglia gialla. La cima del Sestriere è vicinissima

92 km al traguardo

Mancano 3 chilometri al GPM del Sestriere: c'è una fuga di 17 corridori che vede coinvolti Christopher Juul-Jensen (Team Jayco AlUla), Julien Bernard (Lidl - Trek), Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale Team), David Gaudu, Valentin Madouas e Romain Grégoire (Groupama - FDJ), Mathieu van der Poel (Alpecin - Deceuninck), Stephen Williams (Israel - Premier Tech), Oier Lazkano (Movistar Team), Raúl García Pierna e Cristián Rodríguez (Arkéa - B&B Hotels), Kobe Goossens (Intermarché - Wanty), Warren Barguil (Team dsm-firmenich PostNL), Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team), Odd Christian Eiking, Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility) e Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies)

Maglia gialla "in coabitazione"

Richard Carapaz, campione olimpico in carica e vincitore del Giro d'Italia nel 2019, ha lo stesso tempo di Tadej Pogacar, Jonas Vingegaard e Remco Evenepoel. L'ecuadoriano indossa però la maglia gialla in virtù dei migliori piazzamenti nelle singole tappe

Carapaz

96 km al traguardo

Si è formato una drappello di tanti corridori, 17 in totale, in grado di guadagnare un vantaggio di 2'20'' sul gruppo dei big. Tra di loro c'è anche Mathieu Van der Poel, campione del mondo 2023 e vincitore quest'anno del Giro delle Fiandre e della Parigi-Roubaix

108 km al traguardo

Impennata delle pendenze da percorrere: i corridori transitano ora a Fenestrelle, sopra i 1100 metri di altezza. Bisognerà salirne quasi altri 1000 per arrivare sul Sestriere (2035 m), primo grande ostacolo di giornata e dell'intero Tour. Il gruppo Van Aert è a 1'32'', quello con la maglia verde a 2'52''

112 km al traguardo

Non ci sono ancora fuggitivi, ma solo corridori che perdono contatto dal gruppo principale. Anche Van Aert si stacca insieme ad altri e si trova già a circa 1 minuto

117 km al traguardo

Nessuno in fuga ancora, ma il gruppo ha già distanziato diversi velocisti dopo il traguardo intermedio di Castel del Bosco. La maglia verde Abrahamsen e i suoi avversari sono già a 1'10''

118 km al traguardo

Mancano meno di 30 chilometri al GPM del Sestriere. Ricominciano i tentativi di fuga, ma al momento nessuno sembra aver avuto lo scatto vincente


120 km al traguardo

Il tentativo di Pedersen e compagni è stato riassorbito. Il danese raggiunge però il suo obiettivo di arrivare primo davanti a Girmay sul traguardo volante di Castel del Bosco


126 km al traguardo

Ci sono i primi fuggitivi di giornata: Mads Pedersen della Lidl-Trek ha dato il via, seguito poco dopo da Frank Van de Broek (team DSM), già protagonista nella prima tappa. Ci sono poi Wout Poels (Bahrain-Victorious), Kevin Geniets (Groupama-FDJ), Harold Tejada (Astana Qazaqstan Team) e Magnus Cort (Uno-X Mobility). Alle loro spalle altri si muovono per cercare di raggiungerli, il distacco dal resto del gruppo è di circa 20 secondi

La bellezza delle montagne

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L'addio a Pinerolo

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139 km al traguardo

Si comincia a fare sul serio. Chilometro zero lasciato alle spalle, c'è curiosità per capire quali saranno le prime azioni del gruppo

Il pubblico non manca mai

Anche a Pinerolo i tifosi diventano parte dello spettacolo colorando di giallo il paesaggio

Tifosi

La corsa è partita

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Tour Tappa 4

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