
Investimenti enormi ripagati da scarsissimi risultati. Non solo quelli fatti dalle squadre che li acquistarono realmente, ma anche dai fantallenatori che, fiutando l'affare, decisero ad esempio di puntare tutto sui gol di Ricardo Oliveira e Forlan, sugli assist di De la Peña o sulle parate di Van der Sar...

MARCIO SANTOS (Fiorentina). "Segna 7 gol e ti presento Sharon Stone", gli promette Vittorio Cecchi Gori. E all'asta c’è chi fiuta il fanta-affare sognando di prendere il difensore goleador. La porta in effetti la vede benissimo, peccato che in due occasioni sia la sua. E le autoreti al fantacalcio non sono mai viste di buon occhio…

IVAN DE LA PENA (Lazio). Al Barcellona era quello che lanciava in porta Ronaldo. “Sai quanti assist farà in Serie A...”, sognano i fantallenatori nell’estate del 1998. E sempre nei loro sogni continueranno a vederli, con lo spagnolo che alla Lazio farà solo tanta panchina

EDWIN VAN DER SAR (Juventus). Salutato Peruzzi, la Juve riparte dal portiere olandese che con l'Ajax si è dimostrato tra i migliori al mondo. Chi puntò su di lui, però, ricorda soprattutto le grandi incertezze e una grande collezione di malus

VAMPETA (Inter). Diventato l’icona della meteora-flop della Serie A, i fantallenatori amanti del calcio sudamericano fanno a gara per assicurarselo e per poter dire, un giorno: “Io sapevo già che era un campione”. Adesso, con una buona dose di autoironia, possono vantarsi di aver avuto Vampeta al fantacalcio… per una partita: il tempo impiegato dall’Inter per valutarlo e girarlo al Psg

GAIZKA MENDIETA (Lazio). Il miglior giocatore della precedente Champions sbarca in Italia nell'estate 2001. Pezzo pregiato di ogni asta del fantacalcio, l’uomo da 90 miliardi di lire… e altrettante delusioni

ANDY VAN DER MEYDE (Inter). Cross= assist e assist=bonus. Ragionamento abbastanza logico, se non fosse che l’olandese, voluto da Cuper per far piovere palloni in mezzo all'area e tra i migliori nel suo ruolo, a Milano si blocca, perdendosi tra vizi vari. L'unico colpo italiano ad effetto? Uno zoo nel giardino di casa...

MIDO (Roma). Lui dice di essere più forte di Ibrahimovic, suo amico dai tempi dell’Ajax, e qualcuno gli crede anche. Così, all’asta, dopo aver guardato gli altri rovinarsi per Zlatan cala il jolly e punta deciso sull’egiziano. Difficilmente quel qualcuno ha poi vinto il fantacalcio

RICARDO OLIVEIRA (Milan). Arriva da capocannoniere della Liga, insomma, una certezza in fatto di gol. Chiamato a sostituire Sheva, chiude l’anno con 3 reti in campionato. Mettetevi nei panni di chi aveva incentrato il proprio attacco su di lui…

RICARDO QUARESMA (Inter). Se Mourinho l’ha voluto tanto, un motivo deve esserci. E via con l’asta per il “Trivela”, che diventa così il costosissimo vezzo di tanti fantallenatori, e non solo dello Special One

DIEGO (Juventus). I bianconeri lo scelgono per ricostruire la squadra attorno a lui, e la presentazione – subito una doppietta alla Roma – è incoraggiante. Tutto quello che arriva dopo, però, è da dimenticare

JORGE MARTINEZ (Juventus). Tra i protagonisti della stagione precedente con il Catania, l’esperto di fantacalcio non se lo lascia sfuggire quando passa alla Juventus nel 2010, con tutta l’intenzione di ripetersi e giovarsi anche dei risultati di una big. E invece…

DIEGO FORLAN (Inter). C’è chi spese un capitale, nell’estate 2011, certo di aver preso un attaccante da primissimi posti della classifica marcatori. Come andò a finire? Due gol in 18 partite

MARIO GOMEZ (Fiorentina). “I gol li ha sempre fatti, con la Fiorentina si ripeterà sicuramente”. E invece la magia svanisce, senza considerare che chi punta su di lui lo schiera più in infermeria che in campo

JUAN MANUEL ITURBE (Roma). Sul mercato se lo contendono diverse big, nelle aste del fantacalcio la scena si ripete, visti i numeri messi in mostra con la maglia del Verona nella stagione precedente. Quell'Iturbe, però, non l’ha rivisto più nessuno

GABIGOL (Inter). Fresco vincitore dell'oro alle Olimpiadi di Rio, è il grande colpo brasiliano che in alcuni tifosi nerazzurri risveglia antiche sensazioni. Un investimento romantico ripagato da appena un gol in tutto il campionato

JAVIER PASTORE (Roma). Al Palermo lo ricordavamo bene, e beato chi aveva investito su di lui allora. Poi al Psg è diventato un campione, e il ritorno alla Roma sembra un’ottima occasione per assicurarsi una certezza in fatto di gol, assist e grandi voti. La realtà, però, è molto distante dalla fanta-teoria…