Profumo di benzina, Chanel degli appassionati

Formula 1
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Due punti e poche decine di metri, è questa la distanza che divide Ferrari e McLaren. Noi ci siamo andati, per catturare le immagini e gli odori del Tempio della velocità.

di GIOVANNI DE RUVO

Ci siamo, al via lo spettacolo del 79° Gran Premio d’Italia. La Formula Uno riaccende i motori sotto le nuvole cariche di pioggia di Monza.  Venerdì, prima giornata di prove libere. E’ cominciata l’invasione delle migliaia di tifosi a caccia di emozioni. Sotto una pioggia battente si aprono gli ombrelli rossi dei fan del Cavallino. Perché lo spettacolo più bello della Formula Uno sono loro, gli appassionati che popolano il “Tempio della velocità”. Una marea variopinta che ha invaso fin dalle prime ore del mattino gli ingressi del circuito. Chi, dopo  interminabili file in macchina, ha deciso di passare la giornata a catturare le immagini più belle del Mondiale. Dal vivo, a caccia dei decibel dei motori delle monoposto. Una musica assordante, acuti che ti perforano i timpani, una sinfonia di cavalli ruggenti. Ma è proprio questo il bello delle corse: l’odore di gomme bruciate, di benzina dispersa nell’aria. Odori inconfondibili che ti proiettano nell’anima di questo fantastico sport.  Emozioni a trecento all’ora, il battito accelera, la sudorazione aumenta.
Ma ecco che i veri appassionati non si accontentano, provano a  entrare anche dove è difficile entrare. Noi ci siamo riusciti, abbiamo varcato quel confine. “Walk about”, ecco che il sogno si realizza. La possibilità di attraversare a piedi la pit lane, sfiorare i box delle scuderie con i suoi protagonisti. Centinaia di metri su asfalto bollente di passioni. Ecco il vero cuore della Formula Uno.  Passiamo i controlli, i primi passi ed ecco il “Paradiso” dei motori.  Sul viso dei fan sorrisi emozionati, illuminati dai primi timidi raggi di sole che hanno fatto capolino sul cielo di Monza.  Una camminata lenta per catturare le immagini nascoste all’interno del cuore della Formula Uno. I meccanici impegnati nelle ultime regolazioni prima dell’inizio delle prove libere. Ispezioni necessarie prima della messa in moto. Ecco scorrere le scuderie, dalla Force India alla Honda, passando per la Bmw e la Renault. E’ solo l’antipasto, perché davanti a noi si concentra la folla: eccoci arrivati ai protagonisti del Mondiale. Il box della McLaren è illuminato dai flash dei fotografi, che riflettono sull’argento delle carrozzerie. Gli sguardi dei meccanici rivolti clandestinamente verso i rivali di sempre. Quel box così vicino, sulla pit lane di Monza, vicinissimo anche nella lotta per il Mondiale. Due punti e poche decine di metri, è questa la distanza che divide Ferrari e McLaren. Davanti al box della Rossa si vive aria da star, tutti a caccia di una foto ricordo da incorniciare a casa come un trofeo. Ed ecco Baldisserri preso d’assalto dai fan, tutti lo cercano, tutti vogliono uno scatto con lui. E perché non farla sul muretto della Ferrari, dove si decidono le strategie della gara, dove si contattano via radio i piloti. Gli schermi del team Ferrari, dove si leggono i dati della telemetria, i tempi sulla pista. E’ qui che si rivolgono la maggior parte degli obiettivi delle macchine fotografiche.  Mancano cinque minuti all’inizio delle prove. “Il tempo per il Walk about è scaduto, si prega di lasciare libera la corsia dei box”. Nessuno vuole andarsene, c’è chi fa finta di non sentire, c’è chi scatta le ultime foto. Ma niente da fare, bisogna proprio andar via. Ed ecco che avanziamo verso i cancelli, uno sguardo alle monoposto rosso fuoco, ai meccanici, ai tecnici. Varchiamo il cancello, primo passo. E’ finita, torniamo con i piedi per terra.