Tutti pazzi per Vettel: ''E' lui il nuovo Schumi''

Formula 1
Vettel con il suo fan numero uno: il pluricampione del mondo Michael Schumacher
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La stampa tedesca ha esaltato le gesta del pilota che ha trionfato a Monza. Un successo che è anche targato Italia: la Toro Rosso, anche se per metà di proprietà austriaca, ha cuore italiano. Un cuore che batte a Faenza, dove risiede il team

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L'erede di Schumacher - La stampa tedesca dedica oggi ampio spazio alla vittoria di Sebastian Vettel ieri al Gran  Premio di Formula Uno a Monza. Tutti i principali quotidiani nazionali riportano la notizia  in prima pagina. 'Abbiamo un nuovo Schumi', titola il tabloid  Bild, che pubblica anche un ampio servizio fotografico sul  trionfo del "piu' giovane pilota di tutti i tempi". Vettel, 21 anni, "e' il nostro giovane dei miracoli",  scrive la Bild. Da parte sua, il campione definisce  "incredibile" la sua "prima pole position e prima vittoria". Il tabloid BZ si chiede in prima pagina se Vettel "potra'  diventare il nuovo Schumi". Il giornale dedica una pagina  intera al pilota tedesco e sottolinea che "la Germania ha un  nuovo eroe delle gare" di Formula Uno. La Welt pubblica una foto di Vettel a cinque colonne in prima  e all'interno dedica una pagina intera al nuovo campione. 'Uno  come Schumacher', titola la testata, che descrive l'incontro tra  Vettel e lo stesso Schumacher dopo la gara. Il sette volte campione del mondo, riporta la Welt, ha  abbracciato Vettel: "La strada e' ancora lunga, ma il  potenziale c'e', (Vettel) e' un grande pilota, sara' la sorpresa  della stagione", commenta Schumacher alla Welt. Anche la Suddeutsche Zeitung dedica una pagina intera alla  vittoria e commenta: "E' il successo piu' sorprendente del  decennio". E il tre volte campione del mondo, Nicky Lauda, si  congratula con Vettel sulle pagine della Suddeutsche: "Non si  e' trattato di fortuna - dice -, da venerdi' Sebastian ha fatto  tutto come andava fatto. Non riesco a ricordarmi di una sorpresa piu' grande".

Toro Rosso, un cuore tutto italiano - Cuore italiano, proprietà austriaca: il successo di Sebastian Vettel a Monza e' targato Faenza, dove ha sede la Toro Rosso. Un tempo si sarebbe detto 'dove ha sede la Minardi', visto che nel 1985 il team e' stato  fondato nella citta' romagnola da Giancarlo Minardi utilizzando  dodici meccanici, ma nel 2001 la scuderia e' stata venduta. Ora  la proprieta' e' al 50% tra il miliardario Dietrich Mateschitz,  padrone della Red Bull (inteso sia come azienda che come team di  Formula 1), e l'ex pilota Gerhard Berger. I dipendenti sono poco meno di 200, pochissimi gli stranieri.  La Minardi campava con 30 miliardi di vecchie lire, ora il  budget supera i 70 milioni di euro, una quindicina dei quali  servono per pagare i motori che arrivano dalla Ferrari. Da  Maranello arriva anche un gruppetto di uomini coordinati da  Umberto Benassi, uno dei meccanici che hanno fatto la storia dei  successi del Cavallino. Al fianco di Berger c'e' il direttore  tecnico Giorgio Ascanelli, l'uomo che, con la sua esperienza, ha  fatto crescere il team e l'ha portato al successo di ieri. Era  l'ingegnere di macchina quando Berger vinse nel 1988 a Monza con  la Ferrari. E' stato anche in Benetton e McLaren, poi, l'anno  scorso, e' stato chiamato per fare grande la Toro Rosso.

Sarà lui il futuro campione del mondo - "Sebastian Vettel diventera' campione del mondo". A pronosticare un futuro radioso per  il pilota tedesco della Toro Rosso e' Gerhard Noack. 'Herr Noack' non e' un semplice appassionato di motori: e' il talent scout che nel suo kartodromo a Kerpen ha visto 'nascere' prima Michael Schumacher e poi proprio  Vettel. "Sebastian vincera' il Mondiale, l'ho detto 10 anni fa. E le  cose andranno cosi"', dice Noack all'edizione on line del quotidiano Rheinischer Post. "Ho individuato subito analogie tra lui e Michael: l'ambizione, l'autocritica, la volonta' ferrea di essere il migliore  di tutti. In lui ho rivisto Michael". Noack e Vettel si sono conosciuti circa 11 anni fa. Hanno mantentuto contatti e continuano a  sentirsi regolarmente: "Lui non e' cambiato, e' sempre la stessa  persona".

Lezioni di guida - Sebastian Vettel si è iscritto alla scuola guida per prendere la patente e ha finito per  dare lezioni al suo istruttore. Il 21enne pilota tedesco ha mostrato le sue qualita' di guida anche fuori dalla monoposto. Lo confermano le parole di Harald Meyer, l'istruttore che ha avuto l'onore di ricevere consigli speciali dal piu' giovane vincitore di un Gp di Formula 1. "Non ho dovuto insegnargli molto, e' stato lui piuttosto a dirmi come dovevo prendere le curve", dice Meyer. Vettel ha ottenuto la patente 3 anni fa. "Se  avessi allievi come lui, il mio lavoro sarebbe molto piu' divertente. Gli davo un'indicazione e lui ovviamente capiva al volo".