Singapore, Massa la combina grossa. Alonso re per una notte

Formula 1
Il pasticcio di Massa nei pit stop: dopo il rifornimento si porta via anche il bocchettone della benzina
pasticcio_bocchettone_box_massa_singapore_548

Succede di tutto nel primo GP in notturna nella storia della F1. Il brasiliano si è portato via il bocchettone del rifornimento nel primo pit stop e finisce 13°. E' trionfo dello spagnolo della Renault. Hamilton, 3°, sempre più leader Mondiale. Kimi va ko

E' successo di tutto in questo primo GP in notturna: sotto le stelle di Singapore è disastro Ferrari, che non riesce neanche a portare a casa un punto (non succedeva da 46 gare, ovvero dal GP di San Marino del 2006). Trionfa Alonso dopo una disastrosa qualifica che lo aveva relegato in quindicesima posizione in griglia di partenza. Hamilton approfitta della domenica disastrosa delle Rosse e conquista un preziosissimo terzo posto. Ora è sempre più leader nella classifica iridata, con sette punti di vantaggio su Felipe Massa.

Un vero incubo per le Rosse:
Felipe Massa parte dalla pole position, domina per quasi mezz'ora e poi combina il patatrac ai box. Massa investe un meccanico, porta via il tubo del carburante e torna a casa senza un punto. Kimi Raikkonen risale fino  al quinto posto e chiude la giornata schiantandosi contro le  protezioni a 3 giri dalla bandiera a scacchi. Il k.o. totale di Maranello fa doppiamente felice Lewis Hamilton.

Il pilota inglese della McLaren-Mercedes chiude al al terzo  posto alle spalle della Williams del tedesco Nico Rosberg, raccoglie 6 punti e sale a quota 84 in classifica: a 3 gare dalla fine del  Mondiale, il 23enne ha 6 punti di vantaggio su Massa. La McLaren si  ritrova anche al comando del Mondiale costruttori con 135 punti, 1 in piu' della Ferrari. Sorride Hamilton, ma il più felice di tutti è Alonso. Lo spagnolo sfrutta gli errori altri e ottiene il massimo da  una Renault competitiva nella gara piu' anomala dell'anno. Alonso  centra la 20/a vittoria della carriera e mette fine al digiuno che  durava dal Gp d'Italia del 2007. Dopo un anno a rincorrere i big, l'ex campione del mondo torna sul gradino piu' alto del podio. Al suo posto avrebbe potuto esserci Massa, che in pochi secondi rovina il lavoro di un week end e rischia di compromettere il progetto di un anno.

Il brasiliano finisce con la coda tra le gambe  nella serata che comincia con il piglio del fuoriclasse. Parte dalle  pole position, respinge Hamilton e se ne va: dopo 6 giri, ha gia' 3"  di vantaggio. Rischia grosso quando investe in pieno un detrito  presente in pista: l'inconveniente non sembra rallentare la F2008 che  continua la sua corsa solitaria. Ai box salutano con sollievo lo  scampato pericolo e si godono anche l'arrembanete Raikkonen, che giro  dopo giro recupera terreno su Hamilton e nella 15/a tornata arriva a  2"5 dalla monoposto dell'inglese.

Strategie e sogni vanno in frantumi con la carrozzeria della Renault di Nelsinho Piquet. Il brasiliano perde il controllo della sua monoposto e finisce contro un muro: safety car in pista, tutti ai box e gruppo compatto. La serata di Massa diventa un incubo nel corso del  pit-stop del 17° giro. Il paulista riparte prima che venga completato  il rifornimento: investe un meccanico e si porta via il tubo  utilizzato per pompare il carburante. La scena è tragicomica: la F2008 rallenta e si ferma alla fine della pit-lane, dove accorrono i  meccanici di Maranello che rimuovono l'ingombrante appendice. La corsa riprende, ma per la Ferrari ormai e' notte fonda. Raikkonen riparte  15°, Massa e' ultimo e deve scontare anche una penalita' di  drive-through. La rivoluzione regala il primo posto alla Toyota di Jarno Trulli.

Il pilota italiano, partito con carburante in  abbondanza, si gode il primato fino al 33° giro, quando effettua la  prima sosta della sua giornata. L'abruzzese cede la leadership ad  Alonso, mentre Hamilton recupera posizioni e punti. Il copione cambia  nel 51° giro: la Force India di Adrian Sutil finisce contro le  barriere, riecco la safety car. L'ostacolo supplementare non crea problemi ad Alonso, che riprende il largo verso la vittoria. Hamilton  prova fino alla fine a soffiare la piazza d'onore a Rosberg ma non ci riesce. Poco male: non ci sono Ferrari in zona punti, per il leader iridato i conti tornano.

L'ordine d'arrivo del Gran Premio di Singapore:

1. Fernando Alonso (Spa) Renault;

2. Nico Rosberg (Ger) Williams, +2"9;

3. Lewis Hamilton (Gbr) McLaren, +5"9;

4. Timo Glock (Ger) Toyota, +8"1;

5. Sebastian Vettel (Ger) Toro Rosso, +1"2;

6. Nick Heidfeld (Ger) Bmw, +11"1;

7. David Coulthard (Gbr) Red Bull,  +16"3;

8. Kazuki Nakajima (Jpn) Williams, +18"4;

9. Jenson Button (Gbr) Honda, +19"8;

10. Heikki Kovalainen (Fin) +26"9;

11. Robert Kubica (Pol) Bmw, +27"9;

12. Sebastien Bourdais (Fra) Red Bull, +29"4;

13. Felipe Massa (Bra) Ferrari, +35"1;

14. Giancarlo Fisichella (Ita) Force India, +43"5.

Ritirati: Kimi Raikkonen (Fin) Ferrari, Jarno Trulli (Ita) Toyota, Adrian Sutil (Ger) Force India, Mark Webber (Aus) Honda, Rubens Barrichello (Bra) Honda, Nelson Piquet (Bra) Renault.