Ecclestone: ''La nuova F1 piacerà ai piloti più forti''

Formula 1
Ecclestone è soddisfatto della decisione della Fia di approvare in parte le proposte da lui ideate. Ma la Ferrari non ci sta
Ferrari President Luca Cordero di Montezemolo, left, shakes hand with Formula One commercial director Bernie Ecclestone in Madonna di Campiglio, Italy, Friday, Jan. 16, 2009. The Ducati and the Ferrari racing teams have organized a series of photo opportunities in this mountain resort in the Italian Dolomites. (AP Photo/Luca Bruno)

Ma la Ferrari non ci sta, e Montezemolo attacca il nuovo regolamento Fia che assegna il titolo piloti a chi vince più GP: ''Deluso e preoccupato per quanto deciso''. Domenicali: ''Vogliamo regolamenti stabile, senza stravolgimenti''. GIOCA A FORMULA SKY

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"Il nuovo sistema piacerà ai piloti più forti. L'idea è un buon inizio". Bernie Ecclestone, patron del Mondiale di Formula 1, promuove la rivoluzione regolamentare che la Federazione internazionale (Fia) ha varato a meno di due settimane dall'inizio del campionato. Nella stagione 2009, che si apre il 29 marzo in Australia, il titolo iridato andrà a chi vincerà più gare. I punti serviranno solo a definire il campione se due o più concorrenti si saranno aggiudicati lo stesso numero di Gp.  "E' una modifica alla mia idea delle medaglie ma è un buon inizio", dice Ecclestone, che avrebbe voluto introdurre un 'sistema olimpico': oro al vincitore, argento al secondo classificato e bronzo al terzo.

La soluzione adottata dalla Fia ha scontentato i team. A  Ecclestone, invece, piace. "L'idea è di spingere i piloti a competere", spiega alla BBC. "Se un pilota è secondo, deve provare a vincere", dice riassumendo lo spirito del nuovo regolamento. Fino allo scorso anno, secondo il patron, era più semplice accontentarsi della piazza d'onore: "La vittoria garantiva solo 2 punti in più e nient'altro. Non era un grande stimolo ad attaccare", aggiunge il 78enne. "Se qualcuno è al comando e tu sei secondo, per quale motivo dovresti correre rischi per 2 punti in piu'?", si domanda evidenziando l'approccio troppo prudente favorito dal vecchio sistema di punteggio. Ci sono tutte queste lamentele sulle monoposto  sbagliate, sui circuiti sbagliati. Alla fine, penso che c'entrino le  persone al volante", dice riferendosi alla carenza di sorpassi che caratterizza i Gp.

Per la Fota (Formula One Team Association), che aveva  proposto di cambiare il sistema di punteggio per i vincitori  (volevano 12 punti al primo di ogni gran premio, 9 al secondo, 7 al terzo e via scendendo fino all'ottavo posto), il colpo è pesante e, commentando attraverso il suo presidente Luca Cordero di Montezemolo le decisioni prese dal Consiglio Mondiale della Fia, ha espresso "delusione e preoccupazione per quanto stabilito in maniera unilaterale". Se due o più piloti  termineranno la stagione con lo stesso numero di vittorie il  titolo verrà assegnato al pilota che ha ottenuto il maggior numero di punti. Come a dire: i piloti dovranno spingere sempre al massimo sull'acceleratore.

"Devo dire che avremmo preferito che fosse mantenuta la nostra proposta. La decisione presa va nella direzione di spingere i piloti ad osare di piu'". Stefano Domenicali, Team Principal della Ferrari, commenta così la decisione della Fia. La Scuderia del Cavallino rampante, invece, aveva proposto di premiare con 12 punti contro gli attuali 10 il vincitore. Tra le nuove regole anche un tetto di spesa di 30 milioni di sterline per le nuove vetture e la libertà di cambiare qualcosa sia nell'aerodinamica che nei motori per i team non costruttori. "Noi vogliamo un quadro regolamentare stabile, senza stravolgimenti continui che creerebbero confusione a livello della squadra, del pubblico e degli sponsor" afferma Domenicali che alla domanda se è possibile ipotizzare un ritiro della Ferrari come futura protesta contro tutto ciò, risponde: "Vedremo. Adesso per noi è importante convincere con la forza della ragione chi la pensa diversamente da noi".