F1, respinto il ricorso Ferrari contro la Fia

Formula 1
Il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo
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Il tribunale di Parigi ha respinto il ricorso presentato dal team di Maranello contro l'introduzione delle nuove regole varate dalla Federazione internazionale per il 2010. Mosley: nessun team dovrebbe pensare ai propri interessi. GIOCA A FORMULA SKY

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Il tribunale delle Grandi Istanze di Parigi ha respinto il ricorso presentato dalla Ferrari contro l'introduzione delle nuove regole varate dalla Federazione  internazionale (Fia) in vista del Mondiale 2010 di Formula 1.

La scuderia di Maranello ha chiesto inutilmente il blocco del nuovo regolamento, che per la prossima stagione prevede l'entrata in vigore di un tetto agli investimenti. I team che non rispetteranno integralmente i parametri tecnici potranno spendere al massimo 40 milioni di sterline. La Ferrari, così come altre squadre, ritiene che il provvedimento creerà un Mondiale diviso in due categorie. Per questo, il Cavallino ha già annunciato che non si iscriverà al Mondiale 2010 se le norme non verranno modificate. La Fia, attraverso il presidente Max Mosley, nei giorni scorsi ha ribadito che non intende eliminare la misura relativa al tetto al budget . Le iscrizioni al prossimo campionato possono essere presentate tra il 22 e il 29 maggio.

Secondo il giudice, "non esiste alcun danno imminente che bisognerebbe prevenire o un comportamento evidentemente illecito a cui porre fine". La Ferrari ritiene che il suo diritto di veto sia stato violato dal comportamento della Fia. Il giudice invece ha affermato che nelle riunioni del Consiglio Mondiale del 17 marzo e del 29 aprile la scuderia di Maranello si è pronunciata contro le regole "ma senza esercitare un veto o invocarlo in alcun modo".

Mosley nel suo primo commento alla sentenza accusa la Ferrari: "Nessun team dovrebbe pensare ai propri interessi prima ancora di quelli generali dello sport. La Fia, i team e i vari partner continueranno a lavorare per il bene della Formula uno già dal 2010 e per gli anni a venire".