Ferrari alla conquista della Turchia. Massa: ci proveremo

Formula 1
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Dopo la rinascita sul circuito cittadino di Montecarlo, la Rossa cerca conferme nella gara di Istanbul, sede del settimo appuntamento del Mondiale di F1. Il brasiliano: torneremo presto a lottare per la vittoria. GIOCA A FORMULA SKY

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Ed ora alla conquista della Turchia. Dopo le "prove" in Spagna, le "conferme" a Montecarlo, la Ferrari punta sulla gara di Istanbul per conquistare il primo successo della stagione e suggellare così la rinascita dopo un avvio disastroso. All'Istanbul Park (5.338 m. di lunghezza), dove si corre dal 2005, Felipe Massa ha ottenuto ben tre vittorie, l'ultima quella dell'anno scorso, quando il brasiliano trionfò davanti a Lewis Hamilton con la McLaren e a Kimi Raikkonen. In Turchia il finlandese vinse la prima edizione quando correva con la McLaren. Nel Gp di Turchia, che è anche uno dei pochi circuiti che si percorrono in senso antiorario, partire dalla pole porta bene: chi lo ha fatto, infatti, poi ha portato a casa anche la vittoria. E per conquistare il giro più veloce in qualifica è importantissimo affrontare senza sbavature la mitica curva 8: quattro cambi di direzione verso sinistra ad angolatura differente da affrontare in sesta marcia.

''Noi ci proveremo - conferma il brasiliano - la macchina è molto competitiva. Si vede che stiamo crescendo e presto spero che potremo tornare a lottare per la vittoria. Ci manca ancora un po' di carico aerodinamico per essere al livello della Brawn ma è presto per poterci dire la seconda forza del campionato. Quello che è certo è che stiamo lavorando bene e sono sicuro che presto vedremo ulteriori frutti".

In Turchia la F60 avrà una versione evoluta del doppio diffusore. Un'arma su cui la Ferrari conta molto anche se gli avversari non rimarranno certo a guardare. "Il nostro obiettivo - dice il responsabile della gestione sportiva Stefano Domenicali - è essere davanti e ce la metteremo tutta per riuscirci al più presto. Ovvio che gli altri non rimarranno a guardare ma noi dobbiamo continuare a spingere come abbiamo fatto in quest'ultimo periodo. Il dato più importante di Monaco - ricorda - è la conferma della ritrovata competitività della macchina, frutto del grande lavoro che tutta la Scuderia, a casa e in pista, sta facendo in queste settimane, senza lasciarsi distrarre da tutto quello che succede attorno a noi".

A Monaco, comunque, qualche rimpianto c'è stato ma il responsabile delle operazione in pista, Chris Dyer è soddisfatto: "Ma questo è un buon segno, sia perché fa capire quanta voglia abbiamo di tornare ad essere davanti a tutti sia perché quando si comincia a pensare che si sarebbe potuto fare  meglio di un terzo ed un quarto posto allora vuol dire che si è tornati davvero ad essere competitivi. Se non avessimo perso la posizione alla partenza, probabilmente avremmo potuto attaccare Rubens Barrichello, senza contare il problema avuto nel secondo pit-stop di Kimi Raikkonen nella sostituzione della ruota posteriore destra. Quello che più ci conforta - aggiunge - è il passo dimostrato dalla F60, in particolare nella seconda  parte della gara quando, pur avendo più benzina dei primi, eravamo spesso più veloci. Siamo molto contenti della prestazione della vettura e siamo fiduciosi di poterla migliorare con i prossimi sviluppi"