Lite Fia-Fota, Ecclestone minaccia azioni legali

Formula 1
Max Mosley infiamma la lite tra l'Associazione dei team e la Federazione internazionale
Bernie Ecclestone, president and CEO of the Formula One management looks on prior to the start of the Monaco Formula One Grand Prix at the Monaco racetrack, in Monaco, Sunday, May 24, 2009. (AP Photo/David Vincent)

Il patron della Fom, la società detentrice dei diritti della F1, minaccia: se i team formeranno una propria serie allora avranno dei grossi problemi. La McLaren, invece, è ottimista: ''E' possibile una soluzione ragionevole''. GIOCA A FORMULA SKY

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"Se i Costruttori tenteranno di creare una propria serie - e dubito che saranno in grado - allora avranno dei grossi problemi". Firmato Bernie Ecclestone. Il patron della Fom, la società che detiene i diritti commerciali della Formula 1, ha minacciato le squadre della Fota di adire vie legali se correranno in una serie parallela alla F1. In una intervista al Daily Express, Ecclestone ha detto: "Se tenteranno di creare una propria serie - e non credo che saranno in grado di farlo - ci saranno grandi problemi per loro. A parte i miei contratti con le squadre, se poi qualcuno è andato da quelli che sono sotto contratto con noi, persone, società o televisioni, vedremmo la cosa molto sul serio. Sarebbe un incentivo alla violazione dei contratti e non permetterò che accada. Qualsiasi azione potrebbe essere di centinaia di milioni di sterline".

Nonostante la spaccatura con la Fia, per Ecclestone è molto difficile che le squadre della Fota possano organizzarsi in una serie propria. "Non credo che i vertici di squadre come la Toyota o la Bmw, che stanno cercando già di ridurre i costi in F1, simpatizzerebbero e finanzierebbero le loro squadre andando in una serie che non sarebbe il campionato Fia di F1. E' molto costoso creare una serie. Per quanto riguarda i piloti, vogliono vincere il campionato del mondo Fia di F1. Altrimenti alcuni di loro sarebbero già altrove, ottenendo più soldi per vincere un titolo che significa meno. I team hanno avuto la possibilità di firmare il Patto della Concordia nel 1998 che li avrebbe protetti dalle modifiche al regolamento tecnico di Max Mosley, ma hanno detto di no".

Norbert Haug, numero 1 di Mercedes Motorsport, è invece ottimista sulla soluzione positiva del braccio di ferro: "Continuo a pensare che si possa trovare una soluzione ragionevole. Le proposte della Fota sono logiche". Otto squadre, che oggi sono riunite a Londra per un summit, hanno presentato un'iscrizione con riserva al Mondiale 2010: chiedono che venga adottato il regolamento attuale, modificato secondo le proposte della Fota, e vogliono che entro il 12 giugno venga firmato il Patto della Concordia, il documento che stabilisce norme e parametri commerciali del circus. Il 12 giugno la Fia annuncerà le 13 squadre che parteciperanno al Mondiale 2010.