Singapore, la Fia scagiona Alonso. Piquet: "No, lui sapeva"
Formula 1Secondo il "Times" la Federazione ritiene che lo spagnolo non abbia avuto responsabilità sull'incidente. Ma il padre di Nelsinho Piquet non è d'accordo: ''Fernando sapeva, naturalmente lo sapeva''. GIOCA A FORMULA SKY
Nonostante sia stato favorito direttamente, Fernando Alonso non ha nessuna responsabilità in merito al presunto falso incidente di Nelsinho Piquet a Singapore 2008, costato il posto al team principal Flavio Briatore e al capo degli ingegneri Pat Symonds. Lo scrive "The Times", spiegando che la Fia ha di fatto scagionato il pilota della Renault, che fin qui ha sempre respinto al mittente qualsiasi accusa a suo carico. La Federazione ha già parlato con Alonso a Monza; inoltre, dalle conversazioni radio con il suo team a Singapore è emerso che il pilota della Renault si è fidato totalmente del consiglio dei suoi ingegneri di scegliere una strategia diversa rispetto a quella degli avversari dopo l'uscita della safety car. La Fia quindi, assicura "The Times", non chiederà ad Alonso di partecipare al Consiglio Mondiale di lunedì prossimo a Parigi per dissipare i dubbi sul suo conto sollevati da Nelson Piquet, padre di Nelsinho, secondo il quale l'ex campione del mondo "sapeva tutto".
"Ho visto l'incidente in Tv. Mi sono detto: Dio non posso crederci. E' impossibile. Questa è la fogna che conoscete. Quello che ho fatto dopo la gara è stato chiamare Nelson, ma per i due giorni successivi non sono riuscito a parlargli". Queste sono infatti le parole di Nelson Piquet nel corso dell'interrogatorio del 17 agosto a Londra negli uffici dell'agenzia investigativa Quest di cui il Corriere della Sera pubblica alcuni passaggi. "Senza dubbio Alonso aveva la migliore macchina - continua Piquet -. Se mi chiede se Alonso conosceva cosa sarebbe avvenuto in corsa, rispondo assolutamente sì, lo sapeva. Naturalmente lo sapeva".
Su Bernie Ecclestone: "In Ungheria è venuto da me mi chiese che problema c'era tra Nelson e Flavio. Gli raccontai la storia. Lui mi disse di non parlare con la stampa. Gli chiesi cosa devo fare? E mi rispose fottilo". Poi Piquet parla di Max Mosley: "Mi disse vedo gente che ne parla e Charlie Whiting mi ha già raccontato ma non possiamo provare niente a meno che qualcuno non venga da me con i fatti".
Su Flavio Briatore: "Mi fece questa proposta: non lo cacio via ma voglio un contratto. Gli risposi che era impossibile... che gli stava rovinando la carriera. Gli dissi che comunque Nelson voleva rimanere con lui e che doveva promettermi che le due macchine sarebbero state uguali. Sarebbe stato facile perché a fine 2008 Alonso sarebbe andato in Ferrari e Nelson sarebbe diventato il numero uno. Dovevamo partire alle 6, dopo la corsa, abbiamo chiuso il contratto in aeroporto".
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"Ho visto l'incidente in Tv. Mi sono detto: Dio non posso crederci. E' impossibile. Questa è la fogna che conoscete. Quello che ho fatto dopo la gara è stato chiamare Nelson, ma per i due giorni successivi non sono riuscito a parlargli". Queste sono infatti le parole di Nelson Piquet nel corso dell'interrogatorio del 17 agosto a Londra negli uffici dell'agenzia investigativa Quest di cui il Corriere della Sera pubblica alcuni passaggi. "Senza dubbio Alonso aveva la migliore macchina - continua Piquet -. Se mi chiede se Alonso conosceva cosa sarebbe avvenuto in corsa, rispondo assolutamente sì, lo sapeva. Naturalmente lo sapeva".
Su Bernie Ecclestone: "In Ungheria è venuto da me mi chiese che problema c'era tra Nelson e Flavio. Gli raccontai la storia. Lui mi disse di non parlare con la stampa. Gli chiesi cosa devo fare? E mi rispose fottilo". Poi Piquet parla di Max Mosley: "Mi disse vedo gente che ne parla e Charlie Whiting mi ha già raccontato ma non possiamo provare niente a meno che qualcuno non venga da me con i fatti".
Su Flavio Briatore: "Mi fece questa proposta: non lo cacio via ma voglio un contratto. Gli risposi che era impossibile... che gli stava rovinando la carriera. Gli dissi che comunque Nelson voleva rimanere con lui e che doveva promettermi che le due macchine sarebbero state uguali. Sarebbe stato facile perché a fine 2008 Alonso sarebbe andato in Ferrari e Nelson sarebbe diventato il numero uno. Dovevamo partire alle 6, dopo la corsa, abbiamo chiuso il contratto in aeroporto".
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