Incubo Ferrari, Raikkonen: ''Impossibile fare di più''

Formula 1
Weekend da dimenticare per la Ferrari qui a Singapore: Raikkonen 10°, Fisichella 13°
The Ferrari Formula One team practice their pit stops outside their team garage at the Marina Bay City Circuit in Singapore, Thursday, Sept 24, 2009. Singapore will host the season's 14th Formula One Grand Prix on Sunday Sept. 27. (AP Photo/Mark Baker)

A Singapore le Rosse brancolano nel buio, Kimi non riesce a far meglio del decimo posto: ''La macchina scivolava dovunque e non avevamo aderenza''. Fisichella è tredicesimo: ''Non avevamo un passo alla nostra altezza''. LE FOTO, GIOCA A FORMULA SKY

"Non potevamo fare di più''. Kimi Raikkonen commenta così il decimo posto con cui ha concluso il Gp di Singapore: impossibile, dice il pilota finlandese della Ferrari, arrivare in zona punti. "La macchina scivolava dovunque e non avevamo aderenza. Nell'ultima parte, con le gomme più morbide, la situazione è un po' migliorata ma era ormai troppo tardi. Sono arrivato nella scia di Nakajima (nono al traguardo) e in un paio di occasioni ho cercato di azzardare il sorpasso ma qui è davvero difficile passare una macchina a meno che chi ti sta davanti non faccia un errore", dice Raikkonen, partito dal 13° posto. "La settimana prossima a Suzuka non mi aspetto certo che la situazione sia diversa: quella è una pista molto impegnativa per la macchina sotto il profilo aerodinamico e noi difettiamo proprio in questo settore. Detto questo, cercheremo di fare del nostro meglio", aggiunge pensando al prossimo appuntamento iridato, il Gp del Giappone.

"E' stata una gara molto dura, sia dal punto di vista fisico che mentale. Non avevamo un passo  all'altezza della Ferrari, dobbiamo prenderne atto". Il 13° posto nel Gp di Singapore non sorprende Giancarlo Fisichella. Il pilota romano ha concluso senza squilli un weekend complicato. "Facevo fatica a tenere la macchina in pista a causa della scarsa aderenza. Alla fine, con le gomme più morbide, il  comportamento della vettura era migliorato e sono riuscito anche a girare su buoni tempi", dice il romano, che ha cominciato la gara dalla nona e penultima fila. "Abbiamo anticipato la prima sosta per  cercare di tirarmi fuori dal traffico visto che ero praticamente bloccato dietro a Sutil ma, anche a causa della neutralizzazione (dopo l'ingresso della safety car), la mossa non ha dato gli effetti  sperati", aggiunge. Nemmeno il Kers, il sistema di recupero dell'energia cinetica, si è rivelato un'arma utile: "Il Kers qui è stato meno un fattore rispetto a Monza: in partenza sono riuscito a superare una macchina e poi mi è servito più che altro per difendermi. Ora andiamo a Suzuka, una pista completa: visto come sono andate le cose quest'anno, con macchine che una volta sono andate forte e la gara dopo pianissimo, è difficile fare pronostici", conclude.

Per il team principal Stefano Domenicali non è un weekend da dimenticare. "Dobbiamo ricordarcelo perché le cose vanno ricordate sempre e tutte", ha detto ai microfoni di Sky Sport.  "Abbiamo visto che la prestazione non è stata all'altezza di quello che pensavamo, l'avevamo visto dalle qualifiche di ieri. La gara è stata lo specchio della situazione, è chiaro che partendo così indietro è difficile recuperare e prendere punti". Per la Ferrari l'obiettivo del terzo posto nella classifica costruttori si allontana. "Purtroppo oggi il bilancio è negativo - ammette Domenicali - perché abbiamo preso un 12 a 0 rispetto alla McLaren e questo è sicuramente un passo indietro rispetto al nostro obiettivo, ma devo dire che questo non cambia il nostro approccio alle prossime gare perché dobbiamo mantenere la concentrazione alta, dobbiamo spingere per quello che possiamo con il pacchetto che mettiamo in pista in questo momento, poi vedremo". "Una cosa che va sottolineata, a parte la prestazione della  McLaren nelle ultime gare, è che le altre sono state abbastanza fluttuanti, quindi bisogna stare lì e lavorare", ha concluso Domenicali.

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