Schumi, gli operai Mercedes protestano. La moglie no

Formula 1
Il 22 ottobre 2006 l'annuncio del ritiro. Schumacher lascia le corse, la Ferrari lo ringrazia così
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I lavoratori della Mercedes (Gruppo Daimler) insorgono contro il contratto da 7 milioni di euro l'anno: per colpa sua ogni auto costerà 2-300 euro in più. La signora Corinna lo incoraggia: ha bisogno di sfide, è fatto così. GUARDA LA GALLERY DI SCHUMI

IL RITORNO DI SCHUMI: CORRO PER VINCERE

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I lavoratori della Mercedes (Gruppo Daimler) insorgono contro il contratto che riporterà Michael Schumacher in Formula 1 al volante della monoposto della casa di Stoccarda. I lavoratori contestano il faraonico contratto da 7 milioni di euro l'anno per tre stagioni che la Mercedes, secondo la stampa tedesca, avrebbe accordato al sette volte campione del mondo.

"E' difficile farlo passare alla gente e per molti collegi è inimmaginabile", ha spiegato Uwe Werner, presidente del comitato dei lavorati della Mercedes. "Il personale avrebbe compreso se la Marcedes avesse eventualmente deciso di abbandonare il mercato della Formula 1", ha aggiunto. Alla base del malcontento la decisione della Daimler di delocalizzare da dicembre una parte della produzione della berlina Classe C verso gli Stati Uniti per ridurre i costi. Secondo l'azienda invece il ritorno di Schumacher e della Mercedes, che non correva con un proprio team da 55 anni, farà da traino e aumenterà la vendita delle auto.

Gli operai non concordano con le ragioni della Casa tedesca: "Ci hanno venduto la cosa come un investimento per il futuro". La tesi dei lavoratori viene suffragata dallo studio condotto da Ferdinand Dudenhöffer dell'università di Duisbourg-Essen secondo il quale l'impegno in F1 "aumenterà i costi per il gruppo, costi che non sono in relazione con le possibile entrare del gruppo". Secondo l'esperto "ogni veicolo dovrà essere venduto 200 o 300 euro più caro per finanziare l'impegno in F1".

Il parere della signora Schumacher - "La scelta di mio marito mette sottosopra la nostra famiglia. Ma lui ha bisogno di una sfida. Capisco la sua decisione e, ad essere onesta, penso che sia fantastica". Il  ritorno di Michael Schumacher in Formula 1 non creerà crisi domestiche. Ci sarà qualche disagio ma Corinna, la moglie del 40enne pilota, sostiene con convinzione l'ambizioso progetto del marito. Dopo 3 anni di stop, Schumi rientrerà in pista con la Mercedes GP per  andare all'assalto dell'ottavo titolo iridato della carriera. "E' vero, la decisione di Michael di tornare a competere in  Formula 1 sta mettendo all'improvviso sottosopra la nostra famiglia", dice Corinna dal sito ufficiale dell'illustre consorte. Schumacher non ha saputo resistere al richiamo del circus. Nel 2010, il driver sarà la punta di diamante del team condotto da Ross Brawn, il cervello delle squadre con cui Schumi ha trionfato alla Benetton e alla  Ferrari.

"Quando mi ha detto che Ross aveva chiamato -spiega Corinna- mi sono immediatamente resa conto: aveva di nuovo la passione. Di fatto, l'amore di Michael per le corse è enorme. Senza questa passione smisurata, tutto questo non sarebbe stato possibile. E' proprio questa passione ad aver reso Michael l'uomo che è diventato". La coppia ha  due figli, Mick e Gina Maria. Quando il fuoriclasse ha lasciato la  Formula 1, nel 2006, la signora Schumacher pensava probabilmente di  potersi godere una normale vita familiare. In realtà, l'iperattivo  marito non è riuscito mai ad abbanonare i motori e le corse.

E' sceso dalla monoposto ed è salito in moto, gareggiando anche in alcune prove dal campionato Superbike tedesco  (IDM). Durante una sessione di test, a febbraio, è stato protagonista di un incidente sul tracciato spagnolo di Cartagena. La caduta ha lasciato come eredità i problemi al collo che hanno reso impossibile il ritorno in Formula 1 con la Ferrari nel Mondiale 2009. Ora, però, dai medici è arrivato il semaforo verde: si può ricominciare. "L'ho conosciuto quando era già un pilota -prosegue Corinna-  e, già allora, avevo totale fiducia in lui. Sa perfettamente cosa sta facendo e sa altrettanto bene che lo sosterrò sempre. Michael ha  semplicemente bisogno di una sfida, è fatto così. Comprendo la sua  decisione e, a dire la verità, penso che sia fantastico".

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