F1, a Montecarlo Ferrari a caccia di punti pesanti
Formula 1Domenicali, responsabile della gestione sportiva del team di Maranello: ''Se facciamo punti a Monaco credo che potremmo guardare ai Gp successivi di Turchia e Canada in maniera più positiva, perché la nostra vettura è più adatta a quei tipi di tracciati''
Da Montmelò a Monaco con l'obiettivo di incamerare "punti pesanti" dove le caratteristiche della F10 sono meno adatte ai rispettivi. Dopo l'incoraggiante risultato nel Gran Premio di Spagna, con Alonso secondo e Massa sesto nonostante delle qualifiche così così, in casa Ferrari si punta a far bene nella prossima gara nel Principato per potersi presentare al meglio nei Gp successivi più congeniali alla Rossa.
"Se riuscissimo a portare a casa punti pesanti anche a Monaco - ammette il responsabile della gestione sportiva del team di Maranello - credo che potremmo guardare a ai Gp successivi di Turchia e Canada in maniera più positiva, perché in linea teorica la nostra vettura è più adatta a quei tipi di tracciati".
Quello di Montecarlo dove la Ferrari non dovrebbe ripresentare l'ala soffiata sarà un Gp all'insegna dell'imprevedibilità. "A Montecarlo - spiega Domenicali - quello che succederà non può saperlo nessuno, con 24 macchine nella prima parte della qualifica. Abbiamo visto anche qui le complessità di gestire il traffico in una pista dove si può superare. E Montecarlo rappresenterà un Gp particolare sotto tanti punti di vista per il traffico, i pit stop e i possibili incidenti".
La F10 con l'ala soffiata anche a Montecarlo? "Credo che non la useremo, lo vedremo nei prossimi giorni ma credo di no, a Montecarlo abbiamo bisogno di aumentare al massimo il carico aerodinamico e non possiamo permetterci di perderlo. Quindi diciamo che questo è l'orientamento. Le aree di miglioramento le abbiamo ben chiare, dobbiamo mantenere alto il livello dell'affidabilità" per competere in un "campionato totalmente aperto".
Poi Domenicali spiega quanto sia stato importante per la Ferrari fare punti in Spagna: "Credo che quello che portiamo a casa da Montmelò è un risultato molto positivo per due motivi: prima di tutto sono punti pesanti perché i nostri avversari principali non hanno fatto punti o ne hanno fatti meno vedendo la loro prestazione. Secondo, in una pista dove il carico aerodinamico è un fattore determinante e quindi non era proprio la nostra pista ideale abbiamo fatto dei punti che valgono doppio. Fernando ha fatto una gara straordinaria con tempi strepitosi considerando dove eravamo in qualifica, ma dobbiamo lavorare per migliorare la nostra macchina dal punto di vista aerodinamico, dal punto di vista meccanico siamo invece molto forti".
Infine il capo della gestione sportiva della Ferrari si sofferma sulle difficoltà incontrate da Massa sul circuito vicino a Barcellona: "Massa giù moralmente perché in attesa del contratto? No, non credo assolutamente perché sapete quale è il nostro rapporto con Felipe da questo punto di vista. Credo che il segnale che abbiamo avuto da Felipe, che per la prima volta non è contento della macchina, sia un fattore da analizzare attentamente da parte dei nostri tecnici, aveva mancanza di carico e non riusciva a far andare le gomme, credo che dobbiamo ripartire da zero per capire se ci sono state delle evoluzioni che hanno messo in crisi la gestione della sua macchina. Su Felipe - chiude Domenicali - nessuno discute, il nostro obiettivo è ridargli una macchina che senta sua e dopodiché sarà lui a farla andare forte".
"Se riuscissimo a portare a casa punti pesanti anche a Monaco - ammette il responsabile della gestione sportiva del team di Maranello - credo che potremmo guardare a ai Gp successivi di Turchia e Canada in maniera più positiva, perché in linea teorica la nostra vettura è più adatta a quei tipi di tracciati".
Quello di Montecarlo dove la Ferrari non dovrebbe ripresentare l'ala soffiata sarà un Gp all'insegna dell'imprevedibilità. "A Montecarlo - spiega Domenicali - quello che succederà non può saperlo nessuno, con 24 macchine nella prima parte della qualifica. Abbiamo visto anche qui le complessità di gestire il traffico in una pista dove si può superare. E Montecarlo rappresenterà un Gp particolare sotto tanti punti di vista per il traffico, i pit stop e i possibili incidenti".
La F10 con l'ala soffiata anche a Montecarlo? "Credo che non la useremo, lo vedremo nei prossimi giorni ma credo di no, a Montecarlo abbiamo bisogno di aumentare al massimo il carico aerodinamico e non possiamo permetterci di perderlo. Quindi diciamo che questo è l'orientamento. Le aree di miglioramento le abbiamo ben chiare, dobbiamo mantenere alto il livello dell'affidabilità" per competere in un "campionato totalmente aperto".
Poi Domenicali spiega quanto sia stato importante per la Ferrari fare punti in Spagna: "Credo che quello che portiamo a casa da Montmelò è un risultato molto positivo per due motivi: prima di tutto sono punti pesanti perché i nostri avversari principali non hanno fatto punti o ne hanno fatti meno vedendo la loro prestazione. Secondo, in una pista dove il carico aerodinamico è un fattore determinante e quindi non era proprio la nostra pista ideale abbiamo fatto dei punti che valgono doppio. Fernando ha fatto una gara straordinaria con tempi strepitosi considerando dove eravamo in qualifica, ma dobbiamo lavorare per migliorare la nostra macchina dal punto di vista aerodinamico, dal punto di vista meccanico siamo invece molto forti".
Infine il capo della gestione sportiva della Ferrari si sofferma sulle difficoltà incontrate da Massa sul circuito vicino a Barcellona: "Massa giù moralmente perché in attesa del contratto? No, non credo assolutamente perché sapete quale è il nostro rapporto con Felipe da questo punto di vista. Credo che il segnale che abbiamo avuto da Felipe, che per la prima volta non è contento della macchina, sia un fattore da analizzare attentamente da parte dei nostri tecnici, aveva mancanza di carico e non riusciva a far andare le gomme, credo che dobbiamo ripartire da zero per capire se ci sono state delle evoluzioni che hanno messo in crisi la gestione della sua macchina. Su Felipe - chiude Domenicali - nessuno discute, il nostro obiettivo è ridargli una macchina che senta sua e dopodiché sarà lui a farla andare forte".