Briatore: il sequestro del mio yacht soltanto uno spot

Formula 1
Flavio Briatore e signora, Elisabetta Gregoraci
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"E' stato una sorta di enorme spot televisivo orchestrato dalle forze dell'ordine, completamente ingiusto. Era una barca commerciale". L'ex patron della Renault, in un'intervista, respinge l'imputazione di contrabbando che gli è costata il Force Blue

"E' stato una sorta di enorme spot televisivo orchestrato dalle forze dell'ordine, completamente ingiusto. Quella era una barca commerciale, con un fatturato di 50 milioni di euro per i passati quattro anni. Ma gli agenti sembrano pensare che fosse tutta mia... Ovviamente usavo lo yacht perché se sei proprietario di un business possibilmente ne scegli uno con il quale puoi anche divertirti. Altrimenti mi compravo un'impresa di pompe funebri".

Parola di Flavio Briatore, che in un'intervista pubblicata sul settimanale "Oggi", da domani in edicola, torna sui guai fiscali che hanno coinvolto lui, la moglie Elisabetta Gregoraci, e il figlio Nathan Falco, di due mesi. Briatore, poi, parla anche del suo passato: "Volevo fare qualcosa di diverso dai miei genitori, entrambi insegnanti", dice Briatore, che a 6 anni già vendeva fotografie dei calciatori ai suoic ompagni di scuola.

"Ho sempre lavorato", sottolinea. "Che fosse in pizzeria, come maestro di sci o venditore di assicurazioni". Poi ricorda: "Mio padre mi comprava le scarpe di due numeri più grandi, così duravano di più. Gli altri avevano vestiti più belli dei miei e io mi dicevo: "Un giorno li avrò anche io"". E del suo presente di marito e padre dice: "Da quando mi sono sposato ed è nato Nathan sono molto più calmo. Se cambio i pannolini? No, no. E' una roba da donne", dice quasi indignato...