Briatore: ''La Formula 1? Mi diverto di più a fare il papà''
Formula 1L'ex boss della Renault non ha alcuna intenzione di tornare nel circus. Le priorità? La bellissima Elisabetta Gregoraci e il piccolo Nathan Falco: ''Fare il papà mi dà enormi soddisfazioni. Sono più rilassato che mai, la vita può essere meravigliosa''
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"Mi piace fare il papà. In Formula 1 ora non mi divertirei". Flavio Briatore non ha nessuna intenzione di tornare nel circus. L'ex boss della Renault si sta godendo la vita lontano dai motori. "Fare il papà dà enormi soddisfazioni. Sono più rilassato che mai, la vita può essere meravigliosa", dice in un'intervista al sito ufficiale della Formula 1.
Briatore, sanzionato dopo l'inchiesta relativa ad un incidente pianificato nel Gp di Singapore 2008, è bandito dal circus fino alla fine del 2012. Da spettatore osserva un Mondiale nel quale "le gare sono spettacoli quando succede qualcosa di straordinario. Per esempio, quando comincia a piovere la situazione si accende. Se mancano questi fattori straordinari, più o meno si mantengono le posizioni dall'inizio alla fine".
"Molto spesso -osserva - la gente nel paddock sembra dimenticare che solo la battaglia tra i piloti attira la gente. Non è il lavoro degli ingegneri. Ai tifosi non interessa che servano 600 persone e 200 milioni di dollari per mettere in pista una monoposto. La gente vuole vedere i loro eroi in lotta".
"Mi piace fare il papà. In Formula 1 ora non mi divertirei". Flavio Briatore non ha nessuna intenzione di tornare nel circus. L'ex boss della Renault si sta godendo la vita lontano dai motori. "Fare il papà dà enormi soddisfazioni. Sono più rilassato che mai, la vita può essere meravigliosa", dice in un'intervista al sito ufficiale della Formula 1.
Briatore, sanzionato dopo l'inchiesta relativa ad un incidente pianificato nel Gp di Singapore 2008, è bandito dal circus fino alla fine del 2012. Da spettatore osserva un Mondiale nel quale "le gare sono spettacoli quando succede qualcosa di straordinario. Per esempio, quando comincia a piovere la situazione si accende. Se mancano questi fattori straordinari, più o meno si mantengono le posizioni dall'inizio alla fine".
"Molto spesso -osserva - la gente nel paddock sembra dimenticare che solo la battaglia tra i piloti attira la gente. Non è il lavoro degli ingegneri. Ai tifosi non interessa che servano 600 persone e 200 milioni di dollari per mettere in pista una monoposto. La gente vuole vedere i loro eroi in lotta".