La Red Bull non sceglie: Vettel e Webber liberi di lottare
Formula 1Il team principal Christian Horner non cambia strategia. Per la gara di Abu Dhabi entrambi i piloti si giocheranno il Mondiale alla pari: "Sebastian e Mark possono diventare campioni del mondo. Li sosteniamo come abbiamo sempre fatto". LE FOTO
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"Entrambi i piloti possono diventare campioni del mondo. Li sosteniamo come abbiamo sempre fatto". La Red Bull non cambia strategia. Così, almeno, lascia intendere il team principal Christian Horner dopo la doppietta ''sbagliata'' messa a segno nel Gp del Brasile. Sebastian Vettel ha preceduto Mark Webber: il team ha conquistato il primo titolo Costruttori della propria storia ma, al termine di un'annata stellare, rischia di fallire l'appuntamento con la corona dei piloti. Manca solo una gara da disputare: domenica, nel Gp di Abu Dhabi, il ferrarista Fernando Alonso si presenta con i galloni di leader, con 8 punti di vantaggio su Webber e 15 su Vettel.
Se in Brasile avesse vinto la Red Bull con targa australiana, ora Alonso avrebbe solo un punto di margine sull'inseguitore. "Entrambi i nostri piloti hanno un'opportunità reale di diventare campioni", dice Horner, che a parole non stabilisce gerarchie all'interno del box. "Nessuno ha la sfera di cristallo e nessuno può prevedere cosa succederà tra una settimana", aggiunge pensando all'appuntamento di Abu Dhabi. La Red Bull non impartirà ordini di scuderia, formalmente proibiti dal regolamento. Toccherà ai driver gestire autonomamente la situazione in pista. "Faranno ciò che è meglio per la squadra, non ho alcun dubbio", dice il team principal. Negli Emirati Arabi, evidenzia Horner, la squadra va con un trofeo già in bacheca.
"Il successo nel Mondiale Costruttori è incredibile. In 6 anni, questa squadra si è trasformata: all'inizio eravamo un team che nessuno prendeva sul serio. Adesso, grazie al lavoro di tutti e al supporto della Red Bull, siamo arrivati al titolo. Lo abbiamo fatto con un dominio splendido, questo rende tutto ancor più speciale", dice facendo riferimendo ad un'annata già memorabile. "Abbiamo centrato l'ottava vittoria, la quarta doppietta nel 2010. Avremmo potuto vincere anche di più -osserva-. Solo 2 settimane fa (in Corea, ndr) le circostanze non ci hanno favorito. Nel complesso, abbiamo fatto un lavoro migliore rispetto a tutti i nostri rivali. Lottiamo con squadre illustri e lo facciamo alla grande: questo regala sensazioni splendide a tutto il team". "Adesso - conclude - andiamo ad Abu Dhabi con il titolo Costruttori in tasca e con 2 piloti ancora in corsa per il Mondiale. Vogliamo chiudere alla grande: sappiamo che sarà dura, ma pensiamo ancora che l'obiettivo sia alla nostra portata".
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"Entrambi i piloti possono diventare campioni del mondo. Li sosteniamo come abbiamo sempre fatto". La Red Bull non cambia strategia. Così, almeno, lascia intendere il team principal Christian Horner dopo la doppietta ''sbagliata'' messa a segno nel Gp del Brasile. Sebastian Vettel ha preceduto Mark Webber: il team ha conquistato il primo titolo Costruttori della propria storia ma, al termine di un'annata stellare, rischia di fallire l'appuntamento con la corona dei piloti. Manca solo una gara da disputare: domenica, nel Gp di Abu Dhabi, il ferrarista Fernando Alonso si presenta con i galloni di leader, con 8 punti di vantaggio su Webber e 15 su Vettel.
Se in Brasile avesse vinto la Red Bull con targa australiana, ora Alonso avrebbe solo un punto di margine sull'inseguitore. "Entrambi i nostri piloti hanno un'opportunità reale di diventare campioni", dice Horner, che a parole non stabilisce gerarchie all'interno del box. "Nessuno ha la sfera di cristallo e nessuno può prevedere cosa succederà tra una settimana", aggiunge pensando all'appuntamento di Abu Dhabi. La Red Bull non impartirà ordini di scuderia, formalmente proibiti dal regolamento. Toccherà ai driver gestire autonomamente la situazione in pista. "Faranno ciò che è meglio per la squadra, non ho alcun dubbio", dice il team principal. Negli Emirati Arabi, evidenzia Horner, la squadra va con un trofeo già in bacheca.
"Il successo nel Mondiale Costruttori è incredibile. In 6 anni, questa squadra si è trasformata: all'inizio eravamo un team che nessuno prendeva sul serio. Adesso, grazie al lavoro di tutti e al supporto della Red Bull, siamo arrivati al titolo. Lo abbiamo fatto con un dominio splendido, questo rende tutto ancor più speciale", dice facendo riferimendo ad un'annata già memorabile. "Abbiamo centrato l'ottava vittoria, la quarta doppietta nel 2010. Avremmo potuto vincere anche di più -osserva-. Solo 2 settimane fa (in Corea, ndr) le circostanze non ci hanno favorito. Nel complesso, abbiamo fatto un lavoro migliore rispetto a tutti i nostri rivali. Lottiamo con squadre illustri e lo facciamo alla grande: questo regala sensazioni splendide a tutto il team". "Adesso - conclude - andiamo ad Abu Dhabi con il titolo Costruttori in tasca e con 2 piloti ancora in corsa per il Mondiale. Vogliamo chiudere alla grande: sappiamo che sarà dura, ma pensiamo ancora che l'obiettivo sia alla nostra portata".