La Ferrari corre ai ripari. Domenicali: ''Subito al lavoro"
Formula 1Il responsabile della gestione sportiva del Cavallino dopo il deludente Gp d'Australia: ''Bisogna ridurre al più presto l'inatteso gap rispetto alla Red Bull". Alonso: "Non facciamo drammi". LE FOTO
Le foto: l'Album della stagione 2011
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Ridurre al più presto l'inatteso gap prestazionale rispetto alla Red Bull concentrandosi in particolare sul carico aerodinamico dell'anteriore della 150° Italia. Parola del responsabile della gestione sportiva della Ferrari Stefano Domenicali che dopo il primo Gran Premio della stagione in Australia, che ha visto la Rossa far punti ma restare più indietro rispetto al previsto, invita a reagire subito in vista del prossimo Gp della Malaysia il prossimo 10 aprile. "L'analisi che dobbiamo fare - afferma Domenicali - è che torniamo a casa con dei punti nonostante non abbiamo avuto la prestazione che pensavamo di avere. Dobbiamo fare il punto della situazione con gli ingegneri e lavorare sul carico aerodinamico sull'anteriore che genera problemi. In altri termini bisogna capire perché non abbiamo visto in pista quanto era previsto sulla carta".
La prestazione della Red Bull vista all'Albert Park di Melbourne, soprattutto quella in qualifica, ha messo in allarme la Rossa: "l'argomento che stride - avverte Domenicali - è che abbiamo visto una Red Bull fuori le righe, mentre dal punto di vista complessivo per il resto dei team è tutto in gioco. Bisogna essere realisti se viene confermata la prestazione come qui della Red Bull, in Malaysia non si può recuperare. Lo sviluppo che hanno fatto è stato davvero straordinario. La Red Bull è in regola (nel paddock si parla di un mini-Kers, ndr)? come sempre sono legalista, finché non si dimostra il contrario complimenti a chi ha fatto una gara così. Ora bisogna analizzare bene i motivi che ci hanno impedito di essere competitivi come ci aspettavamo in questo fine settimana e reagire subito, sin dalla prossima gara in Malaysia. Fra le poche note liete va annoverata l'affidabilità, in particolare per quanto riguarda il motore e il Kers (sistema in grado di ricavare energia cinetica dai freni per aumentare la potenza del motore)".
Voglia di riscatto anche nelle parole di Fernando Alonso: "Non e' stata la partenza che avremmo tutti voluto ma non e' nemmeno il caso di farne un dramma". Lo spagnolo non si fascia la testa dopo il deludente esordio nel Mondiale 2011 di Formula 1. Il pilota spagnolo della Ferrari ha chiuso al quarto posto nel Gp d'Australia dominato dalla Red Bull del tedesco Sebastian Vettel. "L'ho gia' detto ieri sera in circuito: dodici punti sono poco sotto la media tenuta dal campione del mondo dello scorso anno e due candidati al titolo sono finiti alle mie spalle, quindi il bilancio del Gran Premio d'Australia non puo' essere definito catastrofico", dice Alonso dal proprio diario sul sito ufficiale del Cavallino.
"Certo, in qualifica siamo stati lontanissimi dalla Red Bull di Vettel e lontani dalla McLaren di Hamilton ma in gara la situazione e' migliorata, magari non rispetto a Sebastian ma per quanto riguarda gli altri si"', aggiunge tirando le somme e analizzando il rendimento della 150° Italia in rapporto ai rivali.
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Ridurre al più presto l'inatteso gap prestazionale rispetto alla Red Bull concentrandosi in particolare sul carico aerodinamico dell'anteriore della 150° Italia. Parola del responsabile della gestione sportiva della Ferrari Stefano Domenicali che dopo il primo Gran Premio della stagione in Australia, che ha visto la Rossa far punti ma restare più indietro rispetto al previsto, invita a reagire subito in vista del prossimo Gp della Malaysia il prossimo 10 aprile. "L'analisi che dobbiamo fare - afferma Domenicali - è che torniamo a casa con dei punti nonostante non abbiamo avuto la prestazione che pensavamo di avere. Dobbiamo fare il punto della situazione con gli ingegneri e lavorare sul carico aerodinamico sull'anteriore che genera problemi. In altri termini bisogna capire perché non abbiamo visto in pista quanto era previsto sulla carta".
La prestazione della Red Bull vista all'Albert Park di Melbourne, soprattutto quella in qualifica, ha messo in allarme la Rossa: "l'argomento che stride - avverte Domenicali - è che abbiamo visto una Red Bull fuori le righe, mentre dal punto di vista complessivo per il resto dei team è tutto in gioco. Bisogna essere realisti se viene confermata la prestazione come qui della Red Bull, in Malaysia non si può recuperare. Lo sviluppo che hanno fatto è stato davvero straordinario. La Red Bull è in regola (nel paddock si parla di un mini-Kers, ndr)? come sempre sono legalista, finché non si dimostra il contrario complimenti a chi ha fatto una gara così. Ora bisogna analizzare bene i motivi che ci hanno impedito di essere competitivi come ci aspettavamo in questo fine settimana e reagire subito, sin dalla prossima gara in Malaysia. Fra le poche note liete va annoverata l'affidabilità, in particolare per quanto riguarda il motore e il Kers (sistema in grado di ricavare energia cinetica dai freni per aumentare la potenza del motore)".
Voglia di riscatto anche nelle parole di Fernando Alonso: "Non e' stata la partenza che avremmo tutti voluto ma non e' nemmeno il caso di farne un dramma". Lo spagnolo non si fascia la testa dopo il deludente esordio nel Mondiale 2011 di Formula 1. Il pilota spagnolo della Ferrari ha chiuso al quarto posto nel Gp d'Australia dominato dalla Red Bull del tedesco Sebastian Vettel. "L'ho gia' detto ieri sera in circuito: dodici punti sono poco sotto la media tenuta dal campione del mondo dello scorso anno e due candidati al titolo sono finiti alle mie spalle, quindi il bilancio del Gran Premio d'Australia non puo' essere definito catastrofico", dice Alonso dal proprio diario sul sito ufficiale del Cavallino.
"Certo, in qualifica siamo stati lontanissimi dalla Red Bull di Vettel e lontani dalla McLaren di Hamilton ma in gara la situazione e' migliorata, magari non rispetto a Sebastian ma per quanto riguarda gli altri si"', aggiunge tirando le somme e analizzando il rendimento della 150° Italia in rapporto ai rivali.
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