Kubica non sarà dal Papa. Intanto la Asl presenta il conto

Formula 1
Il driver della Renault è un devoto di Karol Wojtyla (Foto da uccronline.it)
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Il pilota polacco, devoto di Wojtyla, assente alla cerimonia di beatificazione: ha ancora bisogno di riposo dopo l'incidente nel rally in cui ha rischiato la vita. E l'ospedale dove è stato ricoverato ha chiesto un indennizzo di 100mila euro per le cure

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Le foto della macchina distrutta nell'incidente nel rally di Andora

Costerà caro, all'assicurazione di Robert Kubica, il conto dell'ospedale dove è stato ricoverato per 76 giorni in seguito al drammatico incidente di rally in cui ha rischiato di perdere la vita. Secondo quanto si apprende, la direzione del Santa Corna di Pietra Ligure, attraverso l'Asl 2, intende chiedere un indennizzo per le cure di oltre 100 mila euro.

Lo schianto ad Andora, in provincia di Savona, lo scorso 6 febbraio. Gravissime le ferite riportate dal pilota polacco, sottoposto a diversi interventi chirurgici e rimasto per alcune ore tra la vita e la morte. Ricoverato prima in rianimazione e poi all'unita' spinale, e' tornato nella sua casa di Montecarlo alla vigilia di Pasqua.

"Un miracolo", per il driver della Renault devoto di Karol Wojtyla, che già una volta aveva subito un grave incidente, dopo il quale aveva inciso sul caso una frase dedicata al Papa che domani verrà beatificato. Il pilota, originario di Cracovia, ha tenuto con sè in ospedale una reliquia di Giovanni Paolo II. Ed era stato invitato alla cerimonia di domani in Vaticano dall'ex segretario del pontefice, il cardinale Stanislaw Dziwisz. Il suo agente, Daniele Morelli, ha però fatto sapere che Kubica non ce la farà ad essere a Roma. Da pochi giorni a casa, il pilota necessita di assoluto riposo prima di riprendere la lunga riabilitazione.

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