Jerez, Alonso vola nei test: "I progressi ci sono"
Formula 1Il pilota iberico, al volante della Ferrari F2012, ha ottenuto il miglior tempo girando in 1'18"877. L'asturiano ha preceduto la Toro Rosso del francese Jean-Eric Vergne (1'19"597) e la Red Bull del tedesco Sebastian Vettel. Quarta la McLaren di Hamilton
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Fernando Alonso davanti a tutti nella quarta e ultima giornata di test sul tracciato spagnolo di Jerez de la Frontera. Il pilota iberico, al volante della Ferrari F2012, ha ottenuto il miglior tempo girando in 1'18"877. L'asturiano ha preceduto la Toro Rosso del francese Jean-Eric Vergne (1'19"597) e la Red Bull del tedesco Sebastian Vettel (1'19"606). Il campione del mondo, bloccato in mattinata da un problema elettronico, è sceso in pista nel pomeriggio con la RB8.
Quarta piazza per la McLaren-Mercedes dell'inglese Lewis Hamilton (1'19"640), seguito dalla Lotus del francese Romain Grosjean (1'19"729), dalla Sauber del giapponese Kamui Kobayashi (1'19"834), dalla Force India del tedesco Nico Hulkenberg (1'19"977), dalla Williams del brasiliano Bruno Senna (1'20"132) e dalla Caterham di Jarno Trulli (1'22"198). I team torneranno al lavoro per la seconda sessione di test in programma a Barcellona dal 21 al 24 febbraio.
"I progressi ci sono. Il lavoro da fare è tanto. E il tempo di oggi non conta niente". Queste le parole di Fernando Alonso dopo i test di Jerez. "Questo tempo vale zero così come valeva zero quello di ieri e quelli dei giorni precedenti. Ieri abbiamo lavorato principalmente con le gomme dure e gli altri hanno usato le morbide ed eravamo settimi. Oggi noi abbiamo messo le soft e forse gli altri no e siamo primi. Tutto qui." "Noi abbiamo fatto il nostro lavoro, anche se sia ieri che oggi abbiamo avuto qualche problema di affidabilità di troppo che ci hanno impedito di fare tutto quello che volevamo", aggiunge l'asturiano, che ieri per la prima volta è salito al volante della F2012.
"Per me è stato bello tornare in macchina dopo due mesi e mezzo e risentire tutte le emozioni che si provano guidando una monoposto di Formula 1. Credo che dall'inizio della sessione ad oggi abbiamo migliorato tantissimo, come dal bianco al nero, ma ancora c'è tanto da lavorare, soprattutto sull'aerodinamica e sull'affidabilità'', spiega con prudenza. "Poi è da vedere se sia un segno di grande forza fare subito tanti chilometri: l'anno scorso il primo giorno abbiamo girato tantissimo e poi sappiamo com'è andata, magari allora c'era troppo margine ...", evidenzia ripensando al deludente 2011.
Così come ha fatto il brasiliano Felipe Massa, anche Alonso ribadisce che la monoposto ha un ampio margine di miglioramento: "E'una vettura del tutto nuova, ci sono pochissimi pezzi di quella dell'anno scorso e ci sono tante cose innovative, frutto di una filosofia diversa rispetto al passato". "Ad esempio, il servosterzo: è nuovo e abbiamo lavorato tanto in questi giorni per sistemarlo e oggi si sono cominciati a vedere i primi frutti. Come ho detto prima, c'è molto da lavorare ma non è quello che ci spaventa. In questi giorni abbiamo fatto tantissimi giri soltanto per raccogliere dati, senza poter intervenire approfonditamente sull'assetto, quindi penso che, quando potremo farlo, migliorerà anche la prestazione", afferma il due volte campione del mondo.
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Fernando Alonso davanti a tutti nella quarta e ultima giornata di test sul tracciato spagnolo di Jerez de la Frontera. Il pilota iberico, al volante della Ferrari F2012, ha ottenuto il miglior tempo girando in 1'18"877. L'asturiano ha preceduto la Toro Rosso del francese Jean-Eric Vergne (1'19"597) e la Red Bull del tedesco Sebastian Vettel (1'19"606). Il campione del mondo, bloccato in mattinata da un problema elettronico, è sceso in pista nel pomeriggio con la RB8.
Quarta piazza per la McLaren-Mercedes dell'inglese Lewis Hamilton (1'19"640), seguito dalla Lotus del francese Romain Grosjean (1'19"729), dalla Sauber del giapponese Kamui Kobayashi (1'19"834), dalla Force India del tedesco Nico Hulkenberg (1'19"977), dalla Williams del brasiliano Bruno Senna (1'20"132) e dalla Caterham di Jarno Trulli (1'22"198). I team torneranno al lavoro per la seconda sessione di test in programma a Barcellona dal 21 al 24 febbraio.
"I progressi ci sono. Il lavoro da fare è tanto. E il tempo di oggi non conta niente". Queste le parole di Fernando Alonso dopo i test di Jerez. "Questo tempo vale zero così come valeva zero quello di ieri e quelli dei giorni precedenti. Ieri abbiamo lavorato principalmente con le gomme dure e gli altri hanno usato le morbide ed eravamo settimi. Oggi noi abbiamo messo le soft e forse gli altri no e siamo primi. Tutto qui." "Noi abbiamo fatto il nostro lavoro, anche se sia ieri che oggi abbiamo avuto qualche problema di affidabilità di troppo che ci hanno impedito di fare tutto quello che volevamo", aggiunge l'asturiano, che ieri per la prima volta è salito al volante della F2012.
"Per me è stato bello tornare in macchina dopo due mesi e mezzo e risentire tutte le emozioni che si provano guidando una monoposto di Formula 1. Credo che dall'inizio della sessione ad oggi abbiamo migliorato tantissimo, come dal bianco al nero, ma ancora c'è tanto da lavorare, soprattutto sull'aerodinamica e sull'affidabilità'', spiega con prudenza. "Poi è da vedere se sia un segno di grande forza fare subito tanti chilometri: l'anno scorso il primo giorno abbiamo girato tantissimo e poi sappiamo com'è andata, magari allora c'era troppo margine ...", evidenzia ripensando al deludente 2011.
Così come ha fatto il brasiliano Felipe Massa, anche Alonso ribadisce che la monoposto ha un ampio margine di miglioramento: "E'una vettura del tutto nuova, ci sono pochissimi pezzi di quella dell'anno scorso e ci sono tante cose innovative, frutto di una filosofia diversa rispetto al passato". "Ad esempio, il servosterzo: è nuovo e abbiamo lavorato tanto in questi giorni per sistemarlo e oggi si sono cominciati a vedere i primi frutti. Come ho detto prima, c'è molto da lavorare ma non è quello che ci spaventa. In questi giorni abbiamo fatto tantissimi giri soltanto per raccogliere dati, senza poter intervenire approfonditamente sull'assetto, quindi penso che, quando potremo farlo, migliorerà anche la prestazione", afferma il due volte campione del mondo.