Mondiale 2012, Alonso: è come il Tour, prima o poi vinceremo
Formula 1In vista dell'apertura della stagione in Australia, lo spagnolo della Ferrari dice la sua con un paragone ciclistico: "Ci sono 20 tappe, è come il Tour de France. E prima o poi la Ferrari vincerà. L'inverno è stato complicato". LE FOTO
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"Ci sono 20 tappe, è come il Tour de France. E prima o poi la Ferrari vincerà". Fernando Alonso ricorre a un paragone ciclistico per alimentare l'ottimismo: domenica, con il Gp d'Australia, comincia il Mondiale di Formula 1. Il Cavallino, a quanto pare, non sembra in grado di puntare alla vittoria nel primo appuntamento di una stagione lunghissima. "Lotteremo, è come il Tour de France. Ci sono 20 Gp in programma e ora dobbiamo affrontare il prologo. Il campionato è lunghissimo", dice il pilota asturiano, come riferisce la stampa spagnola, in una della conferenze in vista del weekend.
"La squadra è unita e vuole ottenere il massimo. Abbiamo fiducia nelle persone che stanno lavorando qui e tutta la squadra ha fiducia nei piloti. Non ho alcun dubbio -ribadisce-: prima o poi, la Ferrari vincerà. Sono fiducioso e sono molto rilassato. Certo, la monoposto è complessa in termini di assetto e non è semplice da capire. L'inverno è stato complicato, con tutti i test che abbiamo dovuto eseguire".
"Forse -dice ripensando ai collaudi- non abbiamo centrato tutti i nostri obiettivi, ma questo non significa che siamo più lenti degli altri. Ad ogni modo, non lo sapremo fino alle qualifiche di sabato". L'obiettivo a lungo termine non può cambiare: "Vogliamo essere campioni a novembre, quello è il traguardo finale. A Melbourne abbiamo bisogno di una buona partenza: ripeto, sabato vedremo quanto siamo competitivi".
"Qui -aggiunge- utilizzeremo il meglio di ciò che abbiamo. Durante i test invernali si provano soluzioni diverse, si portano avanti vari programmi. Io ho fiducia nella mia squadra: il campionato sarà lungo e la Ferrari ci sarà". L'uomo da battere, tanto per cambiare, è il tedesco Sebastian Vettel. Il pilota della Red Bull va a caccia del terzo titolo consecutivo. Ieri, l'iridato ha intanto provveduto a battezzare la sua monoposto, a cui ha assegnato il nome Abbey, in onore del mitico album Abbey Road dei Beatles. "So che ha dato un nome alla macchina, lo aveva fatto già in passato. All'inizio pensavo fosse uno scherzo, invece è la verità. Io, comunque, non ho intenzione di dare un nome alla mia Ferrari...".
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"La squadra è unita e vuole ottenere il massimo. Abbiamo fiducia nelle persone che stanno lavorando qui e tutta la squadra ha fiducia nei piloti. Non ho alcun dubbio -ribadisce-: prima o poi, la Ferrari vincerà. Sono fiducioso e sono molto rilassato. Certo, la monoposto è complessa in termini di assetto e non è semplice da capire. L'inverno è stato complicato, con tutti i test che abbiamo dovuto eseguire".
"Forse -dice ripensando ai collaudi- non abbiamo centrato tutti i nostri obiettivi, ma questo non significa che siamo più lenti degli altri. Ad ogni modo, non lo sapremo fino alle qualifiche di sabato". L'obiettivo a lungo termine non può cambiare: "Vogliamo essere campioni a novembre, quello è il traguardo finale. A Melbourne abbiamo bisogno di una buona partenza: ripeto, sabato vedremo quanto siamo competitivi".
"Qui -aggiunge- utilizzeremo il meglio di ciò che abbiamo. Durante i test invernali si provano soluzioni diverse, si portano avanti vari programmi. Io ho fiducia nella mia squadra: il campionato sarà lungo e la Ferrari ci sarà". L'uomo da battere, tanto per cambiare, è il tedesco Sebastian Vettel. Il pilota della Red Bull va a caccia del terzo titolo consecutivo. Ieri, l'iridato ha intanto provveduto a battezzare la sua monoposto, a cui ha assegnato il nome Abbey, in onore del mitico album Abbey Road dei Beatles. "So che ha dato un nome alla macchina, lo aveva fatto già in passato. All'inizio pensavo fosse uno scherzo, invece è la verità. Io, comunque, non ho intenzione di dare un nome alla mia Ferrari...".
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