La spagnola torna a sorridere dopo il terribile incidente nel quale ha rischiato di morire e ha perso l'occhio destro: "Prima pensavo solo alla Formula 1, ora mi rendo conto che c'è una vita oltre le corse e sono sicura che il meglio deve arrivare"
"Prima pensavo solo alla Formula 1. Ora so cosa è veramente importante nella vita". Maria De Villota sorride perchè può raccontare la sua nuova esistenza, dopo il terribile incidente nel quale a luglio ha rischiato di morire e ha perso l'occhio destro. "Ora ho una nuova opportunità e vogli viverla al 100%", ha detto la 32enne nella conferenza tenuta a Madrid nella sede del Consejo Superior de Deportes. Nello schianto all'aerodromo di Duxford, l'iberica ha riportato gravi fratture craniche che richiederanno, in futuro, nuovi interventi.
"Prima pensavo solo alla Formula 1, ora mi rendo conto che c'è una vita oltre le corse e sono sicura che il meglio deve arrivare", ripete. "Mi sento meglio, anche se questa è una gara di resistenza", dice prima di ripensare ai momenti più duri. "Quando mi sono svegliata, un chirurgo mi ha detto che mi avevano salvato la vita ma che avevo perso un occhio. Gli ho risposto che avevo bisogno di entrambi gli occhi per guidare, come a lui servivano entrambe le mani per operare – racconta -. "Non consideravo cosa era più importate: ero viva". "La prima volta in cui mi sono guardata allo specchio ero accanto a mia madre, una donna bellissima. Avevo 104 punti in testa, ero orribile. Ma mia madre sorrideva".
"Prima pensavo solo alla Formula 1, ora mi rendo conto che c'è una vita oltre le corse e sono sicura che il meglio deve arrivare", ripete. "Mi sento meglio, anche se questa è una gara di resistenza", dice prima di ripensare ai momenti più duri. "Quando mi sono svegliata, un chirurgo mi ha detto che mi avevano salvato la vita ma che avevo perso un occhio. Gli ho risposto che avevo bisogno di entrambi gli occhi per guidare, come a lui servivano entrambe le mani per operare – racconta -. "Non consideravo cosa era più importate: ero viva". "La prima volta in cui mi sono guardata allo specchio ero accanto a mia madre, una donna bellissima. Avevo 104 punti in testa, ero orribile. Ma mia madre sorrideva".