Gp Usa, la grande incognita texana sul Mondiale piloti

Formula 1
Il Gp Usa, penultimo del Mondiale, si disputerà ad Austin su un circuito inedito (Getty)
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Domenica 18 ad Austin si corre la penultima gara della stagione: il circuito, al debutto, è inedito, e le scuderie lo hanno testato solo al simulatore. Per Vettel e Alonso una potenziale trappola. Ma potrebbe rivelarsi decisivo...

di Lorenzo Longhi

Eletto il presidente, fra una decina scarsa di giorni gli Stati Uniti potrebbero eleggere anche il campione del mondo 2012 della Formula 1. Nulla di paragonabile ovviamente ma, nel Texas che alle presidenziali ha premiato lo sconfitto Romney, il 18 novembre uno tra Fernando Alonso e Sebastian Vettel potrebbe conquistare l'iride della velocità. In classifica ci sono oggi 10 punti di vantaggio a favore del tedesco, ma la trappola è in agguato: ad Austin, infatti, si correrà al Circuit of the Americas, una pista nuova, inedita e totalmente sconosciuta sia alla Red Bull che alla Ferrari. Nessuno vi ha mai corso, Vettel e Alonso la stanno testando solamente attraverso la virtualità del simulatore. Realistica al massimo, certo. Ma pur sempre virtuale. Un'incognita, all'ultima tappa del Mondiale. Potenzialmente decisiva.

5,516 km di lunghezza distribuite in 20 curve (una, per direzione e angolatura, è la fedele riproduzione della curva numero 8 del circuito di Istanbul, che è fuori dal Mondiale) e con il rettilineo più lungo di 1027 metri in cui si potranno anche toccare i 320 km/h di velocità massima, del Circuit of the Americas si può immaginare la "filosofia" di fondo considerando che il padre del tracciato, l'architetto tedesco Hermann Tilke, è lo stesso che ha progettato i circuiti di Manama, Sepang, Shanghai, Greater Noida, Yeongam e Yas Marina oltre che del tracciato urbano di Valencia, solo per citare quelli inseriti nel calendario 2012. Nelle tappe di Tilke, Vettel ha vinto tre volte, Alonso una, ma Valencia, dove però fu il tedesco ad ottennere la pole.

Impossibile, tuttavia, discutere oggi su chi possa essere favorito sulla pista del mistero, anche perché l'unica vettura di Formula 1 ad avervi girato sinora è stata la Lotus 79 di Mario Andretti, ovvero la monoposto con cui l'italo-americano vinse il titolo 34 anni or sono e che ha testato il circuito nel giorno dell'inaugurazione, una decina di giorni fa. Nulla di significativo, insomma, per trarre alcun tipo di conclusione. Certo l'incognita piazzata in coda al calendario regala al Mondiale un'imprevedibilità inattesa che però rischia di derubricare l'ultimo Gp, in Brasile il 25 novembre, a semplice passerella per il vincitore. A meno che l'incognita texana non rimescoli le carte in tavola lasciando tutto ancora in gioco...