Alonso, con 11 punti di "sutura" avrebbe cucito 5 Mondiali

Formula 1
Il triste abbraccio di Alonso e massa dopo il Gp del Brasile
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Se dal 2007 avesse fatto solo quei punti in più, sarebbe oggi 5 volte campione del mondo: 2007, 2010 e 2012 gli anni in cui se l'è giocata fino all'ultimo. Tredici podi sono tanti ma Vettel ha vinto di più e la differenza sta lì. Ora si riapre la caccia

Se dal 2007 ad oggi Alonso avesse fatto 11 punti in più sarebbe oggi 5 volte campione del mondo: 2007, 2010 e 2012 gli anni in cui se l'è giocata fino all'ultimo, Raikkonen, Vettel e ancora Vettel i piloti che l'hanno lasciato a pochissimi punti dal titolo. Alonso, 11 stagioni disputate e quella appena conclusa è senza dubbio la sua più bella.

E' andato in testa al Mondiale quando la Ferrari prendeva 1 secondo e mezzo in qualifica, ha consolidato la sua posizione quando la Ferrari ha capito e forse spinto al massimo la F2012, ha resistito quando la macchina ha dimostrato nuovamente i limiti di inizio stagione mentre gli avversari crescevano e non ha mollato quando la Lotus con Grosjean prima e Raikkonen poi ha vanificato tutto il suo lavoro da formichina a mettere via punto dopo punto il bottino per l'inverno. Si è ritrovato così senza scorte a sufficienza per affrontare il rigido freddo portato sotto forma di brividi dal ritorno imperioso di Vettel.

Tredici podi sono davvero tanti, ma Vettel ha vinto di più e la differenza sta lì, serviva una vittoria in più ma soprattutto serviva e servirà una macchina più forte in qualifica. Non è mai stata la prima qualità di Alonso il giro veloce in qualifica, ma di certo partire mediamente in terza fila vuol dire giocarsi molte chance già prima del via e vuol dire anche trovarsi nel gruppo alla prima curva e un Grosjean prima o poi arriva.

Onore al samurai che non ha mai mollato con le sue frasi da guerriero a caricare la squadra. Le difficoltà sono rimaste tutte nello spogliatoio, qualche spiffero di malumore ogni tanto, ma la storia d'amore continua. Vincere i mondiali da gusto, ma cercare di farlo con la Ferrari è la ricerca della consacrazione. E Alonso siamo sicuri è già pronto per riaprire la caccia.