Non solo Vettel-Webber, quando il nemico è "in casa"
Formula 1Nella storia della Formula 1 più di una volta due piloti della stessa scuderia hanno lottato tra di loro, fuori e dentro la pista. Da Alonso-Hamilton a Villeneuve-Pironi, ecco le grandi rivalità tra compagni di squadra
Due galli nello stesso pollaio. Pardon, nello stesso box. Nel Gran Premio di Malesia Sebastian Vettel ha ignorato le indicazioni del team e ha superato il compagno Mark Webber. Facendo scoppiare la polemica. Ma l'australiano e il tedesco non sono i primi compagni di squadra a litigare tra di loro. Ecco le rivalità "casalinghe” più aspre della storia della Formula 1.
2007 Alonso/Hamilton (McLaren) – Tra il pilota britannico e Nando è stato "odio" a prima vista. La loro coabitazione durò un solo anno, il 2007, la stagione dell'esordio di Lewis. I due mai nascosero di non amarsi, come nel Gp d'Ungheria quando nelle prova ufficiali Hamilton ignorò l'ordine di far passare Alonso e lo spagnolo per vendicarsi ostacolò l'inglese ai box. La Fia retrocesse Nando al sesto posto in griglia. In gara Hamilton vinse e l'asturiano finì quarto.
1990 Prost/Mansell (Ferrari) – In quella stagione tra due piloti del Cavallino fu guerra a bassa tensione. Il francese accusava il britannico di avere una macchina migliore e Mansell non soffriva il maggior favore del team per Prost (nella sua autobiografia il Leone sostiene che i meccanici scambiarono le monoposto a sua insaputa). Il conflitto scoppiò nel Gran premio del Portogallo. Dove Mansell vinse, ma con una manovra in partenza chiuse Prost facendogli perdere posizioni importanti, avvantaggiando Ayrton Senna, rivale nella corsa al Mondiale.
1989- Senna/Prost (McLaren) – Un campionato nel campionato, quello tra “il professore” e il brasiliano. Uno scontro iniziato a Imola, quando Senna ruppe il patto di non sorpassarsi al primo giro e che si concluse a Suzuka nella penultima prova del campionato. A sei giri dalla fine il francese mandò fuori pista Senna. Il brasiliano rietrò ma fu squalificato, perdendo di fatto il Mondiale.
1986- Mansell/Piquet (Williams) – Nall'annus horribilis della scuderie britannica, con l'incidente a Frank Williams, l'inglese e il portoghese consegnarono di fatto il titolo alla McLaren di Alain Prost. Entrambi favoriti si divisero i favori della scuderia (la fornitrice Honda per Piquet, la squadra con Mansell) e si rubarono punti a vicenda. Con la beffa finale di Adelaide.
1982- Villeneuve/Pironi (Ferrari) – Un'amicizia diventata guerra sportiva. Il canadese e il francese erano amici e si stimavano parecchio. Fino al Gran Premio di San Marino 1982, quando Pironi batte Villeneuve, contravvenendo secondo il pilota del Quebec gli ordini di scuderia. Il canadese s'infuriò e rifiutò di chiarirsi con il compagno di squadra, nonostante i tentativi di mediazione del patron Enzo Ferrari. Lo scontro durerà due settimane, fino a quando Gilles Villeneuve morirà in un terribile incidente nelle prove del Gp del Belgio.
1977 – Mass/Hunt (McLaren) – Due personalità e modi diversi di correre. Il tedesco e l'inglese compagni per 2 anni non potevano andare d'accordo. Le incomprensioni scoppiarono in pieno nel Gp del Canada 1977 con Mass che tamponò la vettura di Hunt. Il britannico non la prese benissimo arrivando a schiaffeggiare uno steward e tornando infuriato ai box.
2007 Alonso/Hamilton (McLaren) – Tra il pilota britannico e Nando è stato "odio" a prima vista. La loro coabitazione durò un solo anno, il 2007, la stagione dell'esordio di Lewis. I due mai nascosero di non amarsi, come nel Gp d'Ungheria quando nelle prova ufficiali Hamilton ignorò l'ordine di far passare Alonso e lo spagnolo per vendicarsi ostacolò l'inglese ai box. La Fia retrocesse Nando al sesto posto in griglia. In gara Hamilton vinse e l'asturiano finì quarto.
1990 Prost/Mansell (Ferrari) – In quella stagione tra due piloti del Cavallino fu guerra a bassa tensione. Il francese accusava il britannico di avere una macchina migliore e Mansell non soffriva il maggior favore del team per Prost (nella sua autobiografia il Leone sostiene che i meccanici scambiarono le monoposto a sua insaputa). Il conflitto scoppiò nel Gran premio del Portogallo. Dove Mansell vinse, ma con una manovra in partenza chiuse Prost facendogli perdere posizioni importanti, avvantaggiando Ayrton Senna, rivale nella corsa al Mondiale.
1989- Senna/Prost (McLaren) – Un campionato nel campionato, quello tra “il professore” e il brasiliano. Uno scontro iniziato a Imola, quando Senna ruppe il patto di non sorpassarsi al primo giro e che si concluse a Suzuka nella penultima prova del campionato. A sei giri dalla fine il francese mandò fuori pista Senna. Il brasiliano rietrò ma fu squalificato, perdendo di fatto il Mondiale.
1986- Mansell/Piquet (Williams) – Nall'annus horribilis della scuderie britannica, con l'incidente a Frank Williams, l'inglese e il portoghese consegnarono di fatto il titolo alla McLaren di Alain Prost. Entrambi favoriti si divisero i favori della scuderia (la fornitrice Honda per Piquet, la squadra con Mansell) e si rubarono punti a vicenda. Con la beffa finale di Adelaide.
1982- Villeneuve/Pironi (Ferrari) – Un'amicizia diventata guerra sportiva. Il canadese e il francese erano amici e si stimavano parecchio. Fino al Gran Premio di San Marino 1982, quando Pironi batte Villeneuve, contravvenendo secondo il pilota del Quebec gli ordini di scuderia. Il canadese s'infuriò e rifiutò di chiarirsi con il compagno di squadra, nonostante i tentativi di mediazione del patron Enzo Ferrari. Lo scontro durerà due settimane, fino a quando Gilles Villeneuve morirà in un terribile incidente nelle prove del Gp del Belgio.
1977 – Mass/Hunt (McLaren) – Due personalità e modi diversi di correre. Il tedesco e l'inglese compagni per 2 anni non potevano andare d'accordo. Le incomprensioni scoppiarono in pieno nel Gp del Canada 1977 con Mass che tamponò la vettura di Hunt. Il britannico non la prese benissimo arrivando a schiaffeggiare uno steward e tornando infuriato ai box.