Non solo Monaco, quando la corsa arriva in città
Formula 1DIRETTA ESCLUSIVA SKY Il circuito di Montercarlo rimane il più famoso (e difficile) tracciato stradale della Formula Uno, ma non l'unico. Da Melbourne a Singapore, passando per Montreal, ecco le piste cittadine del Circus
Da consuetudine a rarità. Nell'era dei pionieri della Formula Uno correre in città o comunque su un circuito non permanente era normale, o quasi. Ma con l'avanzare degli anni e gli innalzarsi degli standard di sicurezza i circuiti cittadini si sono ridotti di numero fino a rimanere quattro nel calendario del Mondiale 2013. Ecco un viaggio nelle piste cittadine del Circus
Per le strade del Principato –“E' come guidare una bicicletta nel salotto di casa tua”. Così Nelson Piquet definì il circuito di Monaco. 3,340 m, diciannove curve, con il tornantino più lento del Mondiale (60 km/h e volante curvato a 180°), muretti,tombini, guardrail e un cambio di marce continuo (in nessun circuito si scala e si sale di più). In tutti i giorni dell'anno, compreso il venerdì “libero” è aperto al traffico urbano.
In onore di Gilles – Aperto nel 1978 all'interno del Parc Drapeu, sull'isola artificaile di Notre Dame, a Montreal, il circuito intitolato all'Aviatore è per tutto l'anno per pedoni, ciclisti, pattinatori e anche auto. Una frequentazione intensa tanto che per un periodo dal 2009 era vietata la circolazione delle bicicletta per evitare incidenti. 4,631 metri, 17 curve con l'ultima chicane che termina con un mulo, su cui è scritto “Benvenuti in Quebec” e su cui si sono infranti i sogni di gloria di molti piloti.
In mezzo al parco – Un circuito che è stato più chiuso che aperto. Costruito nel 1953 e aperto alle gare nel 1986, dopo anni di proteste degli ambientalisti, l'Albert Park, sede del Gp d'Australia e situato nella parte sud di Melbourne, è costruito collegando le strade perimetrali all'interno del parco omonimo e nei 9 mesi in cui non è utilizzato per le corse, è possibile percorrere i suoi 5,303 metri e le 16 curve in senso orario e antiorario. Con vista sul lago, l'Albert Lake.
A cavallo della Tigre (di Singapore) – E' uno dei tracciati più recenti entrati nel calendario (nel 2008) ed è considerato uno dei più difficili. Non solo perchè si corre in notturna. Il Gran Premio di Singapore si snoda per il centro della città Stato asiatica, su un tracciato continuamente modificato per rendere la corsa più sicura e più spettacolare.
Circuito cittadino tra passato (recente) e futuro – Oltre alle piste in calendario nel 2013 di Gran Premi corsi delle strade di una città è piena la storia della Formula Uno. Montujic, Phoenix, Long Beach, Dallas, Las Vegas e per ultimo Valencia, circuito che tra il 2008 e il 2012 ha ospitato il Gp d'Europa e che si corre nelle strade intorno al porto della città spagnola ricostruito in occasione della Coppa America di vela del 2010. E ai circuiti cittadini guarda anche il futuro. Tra i nuovi tracciati in cantiere ce ne sono due che dovrebbero attraversare una città, New York e Sochi, in Russia.
Per le strade del Principato –“E' come guidare una bicicletta nel salotto di casa tua”. Così Nelson Piquet definì il circuito di Monaco. 3,340 m, diciannove curve, con il tornantino più lento del Mondiale (60 km/h e volante curvato a 180°), muretti,tombini, guardrail e un cambio di marce continuo (in nessun circuito si scala e si sale di più). In tutti i giorni dell'anno, compreso il venerdì “libero” è aperto al traffico urbano.
In onore di Gilles – Aperto nel 1978 all'interno del Parc Drapeu, sull'isola artificaile di Notre Dame, a Montreal, il circuito intitolato all'Aviatore è per tutto l'anno per pedoni, ciclisti, pattinatori e anche auto. Una frequentazione intensa tanto che per un periodo dal 2009 era vietata la circolazione delle bicicletta per evitare incidenti. 4,631 metri, 17 curve con l'ultima chicane che termina con un mulo, su cui è scritto “Benvenuti in Quebec” e su cui si sono infranti i sogni di gloria di molti piloti.
In mezzo al parco – Un circuito che è stato più chiuso che aperto. Costruito nel 1953 e aperto alle gare nel 1986, dopo anni di proteste degli ambientalisti, l'Albert Park, sede del Gp d'Australia e situato nella parte sud di Melbourne, è costruito collegando le strade perimetrali all'interno del parco omonimo e nei 9 mesi in cui non è utilizzato per le corse, è possibile percorrere i suoi 5,303 metri e le 16 curve in senso orario e antiorario. Con vista sul lago, l'Albert Lake.
A cavallo della Tigre (di Singapore) – E' uno dei tracciati più recenti entrati nel calendario (nel 2008) ed è considerato uno dei più difficili. Non solo perchè si corre in notturna. Il Gran Premio di Singapore si snoda per il centro della città Stato asiatica, su un tracciato continuamente modificato per rendere la corsa più sicura e più spettacolare.
Circuito cittadino tra passato (recente) e futuro – Oltre alle piste in calendario nel 2013 di Gran Premi corsi delle strade di una città è piena la storia della Formula Uno. Montujic, Phoenix, Long Beach, Dallas, Las Vegas e per ultimo Valencia, circuito che tra il 2008 e il 2012 ha ospitato il Gp d'Europa e che si corre nelle strade intorno al porto della città spagnola ricostruito in occasione della Coppa America di vela del 2010. E ai circuiti cittadini guarda anche il futuro. Tra i nuovi tracciati in cantiere ce ne sono due che dovrebbero attraversare una città, New York e Sochi, in Russia.