Singapore: un Gp da sogno nella patria del ping-pong

Formula 1
Singapore, tra le economie più floride dell'Asia, ospita il Gp di Formula 1 dal 2008 (Foto Getty)
singapore_ferrari_getty

VERSO SINGAPORE. Tanti, tanti soldi: ecco come il piccolo Paese asiatico può permettersi di ospitare la tredicesima prova del Mondiale. Poco, invece, lo sport praticato: diversi campioni nel tennis tavolo e un calciatore che fece doppietta all'Inter

di Roberto Brambilla

Insieme al Principato di Monaco è lo stato più piccolo ad ospitare una prova del Mondiale. Singapore, sede della 13esima tappa del Circus 2013, è una tigre. E non solo perché si trova nella penisola malese, non molto lontano dalla giungla teatro dei romanzi di Emilio Salgari.


Tanti soldi significano Gran Premio - Secondo territorio per densità di abitanti al mondo (7681 abitanti per chilometri quadrati), primo paese per numero di milionari in rapporto alla popolazione: Singapore è una delle economie più dinamiche del continente asiatico. Tanti soldi che hanno permesso l'organizzazione di eventi come le Olimpiadi Giovanili (riservate ad atleti tra i 14 e i 18 anni) o come il Mondiale di Rugby 2019 (affidato al Giappone, ma Singapore ospiterà alcune partite).
Ma, soprattutto, come il Gran Premio di Formula Uno, che si corre dal 2008 sul circuito cittadino di Marina Bay. All'esordio vinse Fernando Alonso: che sia un buon segnale per la Ferrari?

Tennis tavolo, miniera olimpica - Spettatori privilegiati di un Gp da favola, gli abitanti di Singapore per il resto non si distinguono particolarmente per quel che riguarda lo sport praticato. Pochi gli atleti d'elite, e quasi tutti nel badminton e nel tennis tavolo, disciplina in cui gli atleti di Singapore sono tra i migliori del mondo.
Nelle ultime due edizioni delle Olimpiadi la squadra femminile ha conquistato una medaglia d'argento (2008) e una di bronzo (2012), mentre nel singolo donne Feng Tianwei, nel 2010 numero 2 del mondo, ha raggiunto il terzo gradino del podio, proprio a Londra. Tre quarti del medagliere olimpico di Singapore che era stato inaugurato nel 1960 da Tan Howe Liang, argento nel sollevamento pesi a Roma.
Niente tavolo, una rete alta poco più di un metro e mezzo, ma risultati simili, anche il badminton è una disciplina con grande tradizione a Singapore. Li Li il migliore: nel 2002 vinse l'oro ai Giochi del Commonwealth.

Ahmad, il campione che spaventò l'Inter - La globalizzazione calcistica non ha raggiunto Singapore. La città-stato possiede dal 2006 un campionato, la S-League, in cui giocano 12 squadre, mentre la Nazionale, guidata dal tedesco Bernd Stange (quarto alle Olimpiadi 2004 con l'Iraq) è una delle più deboli del mondo, numero 159 del ranking FIFA, anche se nella strada verso Brasile 2014 gli asiatici si sono fermati solo al terzo turno, totalizzando zero punti nel girone con l'Iraq. Qualche risultato a livello continentale (4 vittorie nei campionati del sud-est asiatico) e un solo giocatore di livello internazionale, Fandi Ahmad, che vanta due stagioni al Groningen in Olanda tra il 1983 e il 1985 con 36 presenze e 11 gol. Tra questi, una doppietta nel secondo turno di Coppa Uefa 1983-1984 nel 3-1 contro l'Inter (che comunque passò il turno vincendo 5-1 a San Siro).

Tao Li, la farfalla di Singapore -
Tra gli eroi sportivi di Singapore c'è anche una nuotatrice. Ventitrè anni, nata a Wuhan (in Cina) ma trasferitasi a Singapore a 13 anni. E con la nuova nazionalità, acquisita nel 2005, ha partecipato ai Giochi di Pechino, dove dopo aver migliorato il suo primato personale e aver stabilito il record asiatico, è arrivata quinta nei 100 farfalla.