Da Sepang a Monza, i momenti che hanno incoronato Kaiser Seb
Formula 1LA MOVIOLA. Il sorpasso su Webber ignorando gli ordini di scuderia in Malesia, la prova di forza nel feudo Ferrari a settembre, il primo trionfo nella sua Germania: ecco dove Vettel ha gettato le basi per il suo 4° titolo. LE FOTO
di Claudio Barbieri
Scegliere cinque momenti in una stagione al limite della perfezione come quella che ha consentito a Sebastian Vettel di conquistare, ad appena 26 anni, il suo quarto titolo iridato consecutivo, non è stata impresa semplice. Da Sepang a Suzuka, passando per Monza: ecco dove Kaiser Seb ha impresso il suo marchio indelebile (GUARDA LE FOTO).
Malesia, il sorpasso fratricida su Webber - Dopo aver lasciato a Raikkonen la passerella iniziale a Melbourne, Vettel mette le cose in chiaro a Sepang. Nonostante un evidente ordine di scuderia, il campione del mondo attacca duramente Webber a 10 giri dal termine e va a vincere la sua prima corsa dell'anno. Nel post gara sarà aspra polemica fra i due piloti Red Bull, con tanto di scuse del tedesco. Che però, già al secondo Gp, fa capire chi è il numero 1.
Bahrain, non c'è Alonso che tenga - Lo spagnolo, reduce dalla prima affermazione stagionale in Cina, in qualifica aveva chiuso subito dietro a Vettel ad appena 80 centesimi di distacco e alla partenza aveva bruciato la Red Bull del tedesco. Ma il campione del mondo aveva chiarito subito le cose, passando il ferrarista e il leader Rosberg nei primi 3 giri. Risultato: vittoria e prima fuga dell'anno, aiutata anche dal ritiro di Alonso.
Germania, sfatato il tabù - Una settimana prima a Silverstone, Vettel aveva conosciuto il suo primo ritiro stagionale. Per dare una risposta ai suoi detrattori, il tedesco ha scelto il teatro di casa, Nurburgring, dove non aveva mai vinto. Il tutto nonostante una safety car a metà gara e un Raikkonen aggressivo nelle ultime tornate. Alla faccia di chi sperava in un tracollo.
Monza, capolavoro a casa Ferrari - Sul circuito lombardo, dove cinque anni prima aveva conquistato il primo successo in carriera, Vettel chiude di fatto il Mondiale. E lo fa in casa dell'avversario diretto, la Ferrari, con i tifosi che sul podio fischiano (ingenerosamente) il tedesco, che chiude il week-end con pole position e vittoria mai in discussione. Frutto di una supremazia che fa sprofondare Alonso a -53 in classifica.
Suzuka, vittoria contro le avversità - Quando sabato la Red Bull ha comunicato il problema al Kers sulla vettura di Vettel, in molti hanno pensato che la ruota aveva cominciato a girare. Niente di vero. Lasciata la pole al compagno Webber, il tedesco ha resistito a un contatto con Hamilton in partenza, prima di superare Grosjean (in pista al giro 41) e l'australiano (grazie alla strategia) per andare a vincere il Gp del Giappone e involarsi verso il suo 4° titolo mondiale, arrivato in India.
Scegliere cinque momenti in una stagione al limite della perfezione come quella che ha consentito a Sebastian Vettel di conquistare, ad appena 26 anni, il suo quarto titolo iridato consecutivo, non è stata impresa semplice. Da Sepang a Suzuka, passando per Monza: ecco dove Kaiser Seb ha impresso il suo marchio indelebile (GUARDA LE FOTO).
Malesia, il sorpasso fratricida su Webber - Dopo aver lasciato a Raikkonen la passerella iniziale a Melbourne, Vettel mette le cose in chiaro a Sepang. Nonostante un evidente ordine di scuderia, il campione del mondo attacca duramente Webber a 10 giri dal termine e va a vincere la sua prima corsa dell'anno. Nel post gara sarà aspra polemica fra i due piloti Red Bull, con tanto di scuse del tedesco. Che però, già al secondo Gp, fa capire chi è il numero 1.
Bahrain, non c'è Alonso che tenga - Lo spagnolo, reduce dalla prima affermazione stagionale in Cina, in qualifica aveva chiuso subito dietro a Vettel ad appena 80 centesimi di distacco e alla partenza aveva bruciato la Red Bull del tedesco. Ma il campione del mondo aveva chiarito subito le cose, passando il ferrarista e il leader Rosberg nei primi 3 giri. Risultato: vittoria e prima fuga dell'anno, aiutata anche dal ritiro di Alonso.
Germania, sfatato il tabù - Una settimana prima a Silverstone, Vettel aveva conosciuto il suo primo ritiro stagionale. Per dare una risposta ai suoi detrattori, il tedesco ha scelto il teatro di casa, Nurburgring, dove non aveva mai vinto. Il tutto nonostante una safety car a metà gara e un Raikkonen aggressivo nelle ultime tornate. Alla faccia di chi sperava in un tracollo.
Monza, capolavoro a casa Ferrari - Sul circuito lombardo, dove cinque anni prima aveva conquistato il primo successo in carriera, Vettel chiude di fatto il Mondiale. E lo fa in casa dell'avversario diretto, la Ferrari, con i tifosi che sul podio fischiano (ingenerosamente) il tedesco, che chiude il week-end con pole position e vittoria mai in discussione. Frutto di una supremazia che fa sprofondare Alonso a -53 in classifica.
Suzuka, vittoria contro le avversità - Quando sabato la Red Bull ha comunicato il problema al Kers sulla vettura di Vettel, in molti hanno pensato che la ruota aveva cominciato a girare. Niente di vero. Lasciata la pole al compagno Webber, il tedesco ha resistito a un contatto con Hamilton in partenza, prima di superare Grosjean (in pista al giro 41) e l'australiano (grazie alla strategia) per andare a vincere il Gp del Giappone e involarsi verso il suo 4° titolo mondiale, arrivato in India.