Alonso-McLaren, questo matrimonio non s'ha da (ri)fare

Formula 1
Fernando Alonso ha vissuto nel 2007 una stagione da dimenticare in McLaren (Getty)
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La scuderia di Woking sta facendo una corte serrata al ferrarista, che potrebbe tornare laddove visse la stagione più difficile della sua carriera: dalla spy-story alla rivalità senza esclusioni di colpi con Hamilton, fino al Mondiale perso al fotofinish

di Claudio Barbieri

"Il 2007 è stato un anno difficile, ma mi ha fatto crescere molto, è stato utile per la mia carriera. Adesso sono più preparato a tutto ciò che può accadere in Formula 1". Quasi quattro anni fa, Fernando Alonso liquidò così in un'intervista al Guardian la sua esperienza alla McLaren. Dodici mesi da dimenticare per il due volte iridato, che dal 2015 potrebbe tornare a Woking, spinto dalla riunione tra il team britannico e la Honda. Ma davvero il ferrarista sta pensando di tornare alla corte di Ron Dennis? Per chi l'avesse scordato, ecco cosa successe nel 2007, probabilmente la stagione più complicata della brillante carriera di Alonso.

La telenovela Spy-story - Una delle vicende più intricate della storia del circus, con lo spionaggio industriale di Woking nei confronti di Maranello. Nigel Stepney, fidato capomeccanico della Ferrari, passa al collega Mike Coughlan centinaia di dettagli sulla F2007. Dopo una lunga indagine, viene alla luce uno scambio epistolare via mail e sms di Alonso con Pedro De la Rosa, all'epoca collaudatore della McLaren, sui dati in possesso. I due piloti collaborano con la Fia, che il 14 settembre condanna il team britannico a 100 milioni di euro di multa e alla perdita di tutti i punti conquistati nel Mondiale costruttori. 

La guerra fredda con Hamilton-Dennis - Come se non bastasse, Alonso ha dovuto fare i conti con due nemici interni al proprio team. Ingaggiato da campione del mondo in carica e quindi convinto di essere la prima guida, lo spagnolo si trova come ingombrante compagno il 'cocco' del team principal Ron Dennis, un talentuoso rookie 22enne cresciuto nel vivaio McLaren. I due battagliano senza esclusioni di colpi (ma abbastanza lealmente) fino al Gp d'Ungheria, quando Fernando ottiene la pole dopo aver volontariamente rallentato Hamilton ai box prima del suo giro lanciato (guarda il video da Youtube). Risultato? Penalizzazione di 5 posizioni per l'asturiano sulla griglia e nessun punto assegnato a Budapest alla McLaren nel campionato costruttori. E' il 7 agosto e da quel momento le cose precipitano...



La beffa di Kimi -
Il Campionato prosegue tra guerre fratricide, minacce (nel 2011 una biografia non autorizzata di Bernie Ecclestone, No Angel: The Secret Life of Bernie Ecclestone rivela che Alonso chiese al team di sabotare l'auto di Hamilton in cambio del suo silenzio sulla spy-story) e qualche buon risultato in pista. Si arriva così all'ultima gara a San Paolo con Hamilton che ha 4 punti di vantaggio sul compagno e 7 su Raikkonen. Il finale lo conosciamo tutti, con il finlandese che vince in Brasile e riporta il titolo a Maranello con una lunghezza di vantaggio sulla coppia della McLaren. Per Alonso si chiude un annus horribilis nonostante 4 vittorie, 12 podi, 2 pole e 109 punti. Siamo sicuri che questo matrimonio, in cantiere per il 2015, sia così conveniente?