Il nostalgico boss annuncia che la F1 studierà il modo per rendere il suono delle nuove monoposto più simile "a quello di un'auto da corsa", esigenza considerata "urgente". La mancanza di rombo potrebbe anche incidere sulle vendite dei biglietti. I VIDEO
Bernie Ecclestone ha assicurato che la Formula 1 studierà il modo per rendere il suono delle nuove monoposto del 2014 più simile "a quello di un'auto da corsa", un'esigenza considerata "urgente" dopo il Grand Prix d'Australia. L'83enne boss della F1, che si era sempre opposto al passaggio dai motori V8 ai più verdi turbo V6 di questa stagione, ha sostenuto sulle pagine online del quotidiano inglese The Telegraph che una modifica potrebbe essere fatta, se tecnicamente possibile, già tra un paio di gare.
"Non mi disgusta il rumore, sono invece disgustato dalla sua assenza. Non possiamo aspettare per tutta la stagione, potrebbe essere troppo tardi", ha aggiunto Ecclestone. Ron Walker, il presidente della Australian Grand Prix Corporation, lamentava lunedì di come la mancanza di rumore nella gara di domenica potrebbe incidere sulle future vendite dei biglietti. "Non abbiamo pagato per questo - ha sottolineato Walker -. Chi era in tribuna a malapena si accorgeva delle macchine che arrivavano sul rettilineo. Noi offriamo spettacolo al pubblico, e se questo viene meno diventa un problema vendere i biglietti. La situazione attuale è una chiara violazione del contratto, le cose cambieranno".
Quanto accaduto domenica dunque potrebbe avere un peso nella trattativa per il rinnovo del contratto, in scadenza dopo la prova del 2015, tra il circus e il Gp d'Australia. Il primo passo deve essere fatto dal finanziatore dell'evento, il governo dello Stato di Vittoria, che però ancora non ha ufficializzato l'intenzione di proseguire il connubio.
"Non mi disgusta il rumore, sono invece disgustato dalla sua assenza. Non possiamo aspettare per tutta la stagione, potrebbe essere troppo tardi", ha aggiunto Ecclestone. Ron Walker, il presidente della Australian Grand Prix Corporation, lamentava lunedì di come la mancanza di rumore nella gara di domenica potrebbe incidere sulle future vendite dei biglietti. "Non abbiamo pagato per questo - ha sottolineato Walker -. Chi era in tribuna a malapena si accorgeva delle macchine che arrivavano sul rettilineo. Noi offriamo spettacolo al pubblico, e se questo viene meno diventa un problema vendere i biglietti. La situazione attuale è una chiara violazione del contratto, le cose cambieranno".
Quanto accaduto domenica dunque potrebbe avere un peso nella trattativa per il rinnovo del contratto, in scadenza dopo la prova del 2015, tra il circus e il Gp d'Australia. Il primo passo deve essere fatto dal finanziatore dell'evento, il governo dello Stato di Vittoria, che però ancora non ha ufficializzato l'intenzione di proseguire il connubio.