Visto dai box: il gran premio è un affare di famiglia

Formula 1
Jenson Button e la futura moglie Jessica Michibata a passeggio nel paddock (Foto Getty)
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La nostra inviata Mara Sangiorgio ci porta all'interno del paddock per scoprire quello che accade dietro le quinte. Non solo Massa, Rosberg e Button: in Australia i grandi protagonisti fuori pista sono stati genitori, fidanzate e future spose

di Mara Sangiorgio

Sipario e palcoscenico. Per la Formula 1 della nuova era turbo a Melbourne è stata una prima. Per alcuni – come Magnussen, Kvyat, Ericsson – la prima in assoluto. Per gli altri, tra incognite, affidabilità e consumi, il sipario si è aperto comunque con tante domande. E come tutte le prime che si rispettino famiglie, o future tali, sono state chiamate a presenziare. Abiti estivi, per fortuna, e cuffione anti rumore: abbigliamento da box e non da teatro. Ma pur sempre d’ordinanza. E allora dal Brasile all’Australia il viaggio è praticamente infinito, ma la famiglia Massa – mamma e papà – non potevano mancare al nuovo battesimo di Felipe.



Nuovo team, nuovi colori, nuovo spirito: ma la mamma è sempre lì, pronta a baciare il suo bambino prima che salga sulla Williams. Nonostante quel bambino abbia quasi 33 anni e si sia fatto le ossa a fianco di campioni come Schumacher e Alonso. Saranno servite anche le parole del papà, dopo che la gara del brasiliano è finita alla prima curva per colpa di Kobayashi. Gli avrà detto "calmati, c’è tempo". In effetti la macchina c’è.

Ma è stato anche il gran premio delle future mogli. Discrete, leggiadre, sorridenti. Amabili sedute ai tavolini sull’erba nel paddock. Concentrate su monitor e sorpassi all’interno dei box. Jessica Michibata e Vivian Wegener. Rispettivamente promesse spose di Jenson Button e Nico Rosberg. Presenza costante e silenziosa la fidanzata dell’inglese. Non ha potuto festeggiare sotto il podio, nonostante poi all’una di notte la squalifica di Ricciardo ha fatto salire il futuro marito sul gradino più basso. Vivian invece sì che ha festeggiato: ha saltato, riso e pianto. Fino all’abbraccio del suo campione. Che dopo la vittoria l’ha stretta insieme agli uomini della sua squadra. E chi l’ha detto che certe cose anche in Formula 1 non servono?