Sepang-Sakhir in 7 giorni: Vettel, il re del back-to-back
Formula 1Malesia-Bahrain: due appuntamenti consecutivi, dove la stanchezza può condizionare la seconda gara. Discorso che non vale per il campione del mondo della Red Bull, 11 volte vincitore dal 2010 con il doppio impegno ravvicinato. Soffre invece la Ferrari
(C.B.) Negli Stati Uniti chiamano back-to-back quando una squadra scende in campo per due sere di fila. Nella Formula 1 questo fenomeno è comparso negli ultimi anni. Fino al 2000, infatti, la calendarizzazione del Mondiale era inamovibile, con un GP ogni 15 giorni. Recentemente, invece, è diventata consuetudine accorpare due gare in una sola settimana, per ragioni economiche, logistiche e televisive. Ma piloti e vetture come reagiscono? Tra la fine della gara di Sepang e le prime libere di Sakhir non saranno trascorse nemmeno 120 ore. In mezzo ci sono più di 6000 km di distanza, qualche ora di volo (circa 6) e di fuso orario (meno 5): una vera sfiancata.
La storia contemporanea - La scorsa stagione il back-to back è stato una consuetudine, compresi gli ultimi appuntamenti dal Giappone al Brasile. In tutte e sei le occasioni a trionfare nel secondo GP è stato Sebastian Vettel, che con la Red Bull 2013 formava un'autentica macchina da record, impermeabile alla stanchezza e ai problemi.
Nel 2012 invece c'è stato più equilibrio, con i successi di Alonso (Malesia), il solito Vettel (Bahrain e Corea), Hamilton (Ungheria), Raikkonen (Abu Dhabi) e Button (Brasile). Nel 2011 si contavano solo tre back-to-back: due successi per le McLaren e uno del tedesco della Red Bull. L'anno prima invece fu un autentico dominio del team austriaco, con due vittorie di Webber (tra cui Montecarlo) e altrettante di Vettel, compresa l'ultima ad Abu Dhabi che gli regalò il primo titolo Mondiale. Da questo punto di vista, a Sakhir dovrebbe esserci un favorito d'obbligo. Mercedes permettendo, naturalmente.
Back-to-back: i vincitori del secondo GP dal 2010
La storia contemporanea - La scorsa stagione il back-to back è stato una consuetudine, compresi gli ultimi appuntamenti dal Giappone al Brasile. In tutte e sei le occasioni a trionfare nel secondo GP è stato Sebastian Vettel, che con la Red Bull 2013 formava un'autentica macchina da record, impermeabile alla stanchezza e ai problemi.
Nel 2012 invece c'è stato più equilibrio, con i successi di Alonso (Malesia), il solito Vettel (Bahrain e Corea), Hamilton (Ungheria), Raikkonen (Abu Dhabi) e Button (Brasile). Nel 2011 si contavano solo tre back-to-back: due successi per le McLaren e uno del tedesco della Red Bull. L'anno prima invece fu un autentico dominio del team austriaco, con due vittorie di Webber (tra cui Montecarlo) e altrettante di Vettel, compresa l'ultima ad Abu Dhabi che gli regalò il primo titolo Mondiale. Da questo punto di vista, a Sakhir dovrebbe esserci un favorito d'obbligo. Mercedes permettendo, naturalmente.
Back-to-back: i vincitori del secondo GP dal 2010
Pilota | Team | N° vittorie |
Sebastian Vettel | Red Bull | 11 |
Lewis Hamilton | McLaren | 2 |
Jenson Button | McLaren | 2 |
Mark Webber | Red Bull | 2 |
Fernando Alonso | Ferrari | 1 |
Kimi Raikkonen | Lotus | 1 |