Correre in "modalità Hamilton": così si domina in pista

Formula 1
Lewsi Hamilton, dominatore di questa prima parte della stagione con quattro successi su cinque GP (Foto Getty)
hamilton

Il britannico della Mercedes, attuale leader del Mondiale, ha vinto le ultime quattro gare della stagione. E lo ha fatto infliggendo sempre distacchi consistenti agli avversari. Il suo è sempre più un dominio

di Gianluca Maggiacomo

Guidare in “modalità Hamilton”. Il metodo del britannico è semplice ed efficace: parte, accelera e presto prende il largo. L’obiettivo, manco a dirlo, è vincere. Anzi, stravincere, lasciando nulla agli avversari. In pista i distacchi con chi insegue sono abissali e arrivano sempre a superare i 20”. Un’andatura da bulldozer. Che comincia spesso durante le prove libere, prosegue nelle qualifiche e arriva alla sua massima espressione in gara.

In Malesia, prima vittoria di Hamilton in stagione, il divario con il compagno di scuderia, Nico Rosberg, secondo, è stato di 17”: un abisso, se si considera che i due guidavano la stessa macchina. Ancora peggio è andata al sorprendente Daniel Ricciardo della Red Bull (terzo), che ha tagliato il traguardo con 24” di ritardo. In Bahrain Hamilton ha vinto con un secondo d’anticipo su Rosberg, ma ha scavato comunque un solco con la terza piazza occupata dalla Force India di Sergio Perez: +24" 067. In Cina Rosberg è arrivato a +18” dal compagno di scuderia, mentre la Ferrari di Fernando Alonso ha rimediato un +25”. Imbarazzante, poi, quanto accaduto a Montmeló, con le Mercedes, vicine tra loro, che hanno doppiato quasi tutti i piloti in pista, incluso Kimi Raikkonen.

Con numeri del genere, conta sicuramente la bravura e la preparazione di chi ha in mano il volante. Ma una buona parte la fa la monoposto. La Mercedes si sta rivelando di settimana in settimana una macchina senza sbavature. Quella che, al di la del pilota, meglio ha saputo interpretare i cambiamenti del 2014. E la dimostrazione si è avuta in Australia. A Melbourne Hamilton è uscito a pochi giri dal via. A vincere è stato Rosberg ma la musica non è cambiata. Il tedesco ha dato un sonoro +24"525 a Ricciardo (poi squalificato) e +26” 777 sulla McLaren di Kevin Magnussen. Segno di forza e superiorità. Contro cui, pare, c’è poco da fare.


I DISTACCHI INFLITTI DA HAMILTON
DISTACCO DAL 2° DISTACCO DAL 3°
GP AUSTRALIA Rit. Rit.
GP MALESIA +17" 313 +24" 534
GP BAHRAIN +1" 085 +24" 067
GP CINA 18" 686 +25" 765
GP GP SPAGNA +0" 636 +49" 014