Alboreto, il 27 e Gilles: la magia del GP Canada 1985

Formula 1
Michele Alboreto centrò in Canada il suo quarto successo della carriera (Foto Getty)
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Sul circuito intitolato al mitico Villeneuve, il pilota della Ferrari fece una grande gara, vincendo e balzando in testa al Mondiale. Oltre al numero sul musetto, ecco il destino incrociato dei due pupilli del Drake

Se pensi al numero 27 della Ferrari e al Canada non puoi non rievocare il mito di Gilles Villeneuve. Ma nella storia del Cavallino il canadese non è stato l'unico pilota capace di trionfare sul circuito di Montréal con quelle due cifre sul musetto. Michele Alboreto conquistò la gara sette anni dopo Gilles, sulla pista a lui intitolata dopo la tragica morte a Zolder. Circuito dove, tra l'altro, il milanese vinse il suo primo GP alla guida della Rossa. Un destino che accomuna questi due pupilli di Enzo Ferrari e che li lega tragicamente anche nella prematura scomparsa.



Trionfo Rosso - Dopo quattro appuntamenti, il Mondiale era apertissimo. Alboreto, sulla Ferrari 156-85, si presentava dopo aver centrato tre secondi posti e un ritiro a Imola. Il milanese dovette lasciare la prima fila alle Lotus di de Angelis, leader del Campionato, e di un giovane Ayrton Senna, accontentandosi della terza piazzola in griglia. La gara fu condizionata dal guaio al turbo del brasiliano, che lo mise fuori gioco. Alboreto passò de Angelis con una grande manovra, venendo imitato dal compagno, lo svedese Stefan Johansson, che regalò la doppietta al Cavallino.



Sogno infranto - Alboreto, con quel successo, quarto e penultimo della sua carriera, balzò al comando del Mondiale con 27 punti (con quale altro numero, se no?). A Maranello si cominciò a sognare, ma a fine stagione il ferrarista si dovette accontentare del platonico titolo di vice-campione del mondo alle spalle della McLaren di Prost. Ma quel giorno di giugno, sul circuito Villeneuve, il numero 27 della Rossa incantò il mondo. Come solo certi campioni sanno fare.