Ferrari, 36 punti in 4 GP: cosa non va nella F14T

Formula 1
La Ferrari al GP della Germania (Foto Getty)
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ANALISI TECNICA/1. La vettura non sembra di progredire tecnicamente, ecco perché in molti cominciano a credere che a Maranello si stia già pensando più al 2015. Il punto debole resta il retrotreno

di Antonio Granato

Il livello prestazionale della Ferrari ormai sembra chiaro: nelle ultime quattro gare, Fernando Alonso, l'unico tra i due piloti del team in rosso che sembra capace di tirar fuori qualcosa dalla F14T, ha raccolto il misero bottino di due quinti e due sesti posti, (36 punti in 4 GP). La F14T sembra oramai una vettura che non riesce a progredire tecnicamente, e in molti cominciano a credere che probabilmente a Maranello si stia già pensando più alla vettura del 2015 che a quella della stagione in corso.



Il GP della Germania - La Ferrari ha scelto, date le elevate temperature, una soluzione del cofano motore con sfoghi molto ampi. Situazione che favorisce l'evacuazione del calore generato dalla Power Unit, ma che penalizza fortemente l'aerodinamica posteriore della monoposto. Inoltre, si è tornati ad utilizzare il doppio pilone di sostegno flap dell'ala posteriore, eliminando quindi il monkey-seat, il quale, con l'apertura posteriore maggiorata del cofano motore, non potrebbe lavorare in modo ottimale.



Nella zona anteriore - La Ferrari ha portato nuovamente le due versioni di ala già viste nei precedenti Gran Premi. La prima versione - per ora non ancora utilizzata nelle sessioni ufficiali ma solo nelle prove libere - prevede un solo slot sul main-plane ed una conformazione diversa del soffiaggio (più squadrato) sulla paratia laterale dell'ala; la seconda, sempre preferita dai due piloti, prevede un doppio slot sul main-plane ed un soffiaggio sulla paratia laterale più arrotondato e poco più ampio.

Deflettore laterale
- Ad Hockenheim è stato provato di nuovo il deflettore laterale testato a Silverstone nei collaudi collettivi. Il profilo presenta un innalzamento nella parte interna a formare uno "scalino" per favorire ed aumentare il passaggio dei flussi nella zona sopra le pance laterali della vettura. Soluzione però scartata.



Il punto debole - Una monoposto, la F14T, il cui punto debole rimane il retrotreno. Sia Alonso che Raikkoenen hanno continui problemi a gestire il posteriore della monoposto, che risulta sempre molto instabile. Questo non consente di scaricare a terra nel modo adeguato i propri cavalli e porta ad un eccessiva usura delle gomme posteriori a causa dei continui pattinamenti. Problemi che si spera possano essere superati dalla monoposto del 2015, già in fase di progettazione a Maranello, anche grazie alle modifiche alla Power Unit, che da regolamento saranno consentite dopo la fine di questo campionato.