L'aerodinamica prima di tutto: evoluzioni tecniche a Spa

Formula 1
Mercedes al lavoro dopo le polemiche per il contatto Hamilton-Rosberg, sul circuito di Spa (Foto Getty)
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ANALISI TECNICA. Da Spa a Monza, dalla Red Bulla alla Ferrari, le monoposto lavorano su nuovi assetti con cui adattarsi al meglio ai singoli tracciati. A guidare la piccola rivoluzione è

di Cristiano Sponton

Finite le vacanze per tutti i team, che sono tornati in pista a Spa con un pacchetto aerodinamico specifico per le caratteristiche tecniche del tracciato.
La Red Bull ha portato un'ala posteriore molto scarica, per riuscire ad avere delle velocità di punta ottime nonostante la mancanza di potenza della Power Unit Renault. Il profilo principale è piatto e la deriva verticale è priva di soffiature.
Molto attiva la Mercedes, che nonostante la superiorità tecnica continua ad introdurre delle piccole migliorie sulla propria W05. Ala posteriore da basso carico a cui è stato anche rimosso il piccolo nolder collocato sul bordo d’uscita del flap mobile per incrementare ulteriormente la velocità, a discapito di una leggera perdita di carico verticale. Nuovo muso dalla forma più spiovente e più stretta, per minimizzare la resistenza all'avanzamento.



In casa Ferrari è stata introdotta la coibentazione dei collettori di scarico utilizzando un classico capottino termico, per mantenere i gas caldi massimizzandone l'energia cinetica e aumentando le prestazioni della turbina e il recupero dell'energia attraverso MGU-H. A livello aerodinamico, nella zona anteriore, i piloti hanno scelto un assetto leggermente diverso tra di loro. Ala anteriore leggermente più scarica per lo spagnolo dotata di una carda leggermente ridotta sull'ultimo flap supplementare. Al posteriore stessa ala per entrambi, dotata di un profilo principale con un bordo d'ingresso più arcuato e sette soffiature nella parte alta della deriva verticale. Molto interessante il lavoro svolto da Alonso durante le prove libere di sabato mattina, in quanto ha testato per l'intera sessione un pacchetto aerodinamico destinato molto probabilmente per il GP di Monza. All'anteriore è stata utilizzata un'ala priva dei flap a sbalzo collegati all'endplate e con l'ultimo flap superiore con una corda molto ridotta. Al posteriore ala con un profilo principale piatto e con soltanto tre soffiature nella parte alta della deriva verticale.