Tutti in fila: la safety car guida i trenini di Singapore

Formula 1
Un momento del GP di Singapore del 2010, quando è intervenuta in pista la safety car (Getty)
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La vettura d'emergenza guidata dal tedesco Bernd Mayländer è spesso protagonista nel GP che si corre sul circuito cittadino di Marina Bay. Nelle sei edizioni corse fin qui non c'è mai stato un anno in cui non è stato necessario il suo intervento

La breve storia del GP di Singapore ha avuto come protagonisti grandi piloti. Innanzitutto Sebastian Vettel, che qui ha vinto 3 volte. Poi Fernando Alonso (due successi) e Lewis Hamilton (uno). Ma non solo. Domenica un altro personaggio da tenere sott'occhio è Bernd Mayländer. Tedesco, classe 1971, il suo nome non è associato a un podio del passato, ma al fatto che dal 2000 è il pilota ufficiale della safety car. Mayländer a Marina Bay ha sempre avuto il suo bel lavoro da svolgere. Il circuito cittadino di Singapore è insidioso perchè pieno di strettoie e muretti. Ciò comporta che la safety car è sempre in all’erta. Al punto che non c’è mai stata un’edizione in cui la macchina d’emergenza se ne sia rimasta ferma ai box.

Su sei GP ci sono stati nove ingressi. Una media molto alta. Nella prima edizione, nel 2008, il suo intervento dopo gli incidenti di Nelson Piquet jr e Felipe Massa, protagonista anche della partenza dai box con il bocchettone della benzina ancora attaccato alla sua Ferrari, fu fondamentale per la vittoria di Fernando Alonso, partito dal 15° posto. Un ingresso, ma non determinante, anche nel 2009 e nel 2011.

Ma l’anno da ricordare è il 2012. E non solo perché Alonso e la Ferrari, con un terzo posto strappato con le unghie e con i denti, alimentarono il sogno mondiale (poi sfuggito). Ma anche perché, complice incidenti e l’inevitabile safety car, quella sarà ricordata come una delle poche gare di Formula 1 conclusa per scadenza del limite di tempo (due ore).

A Singapore è tutto pronto per il settimo GP. Non è azzardato ipotizzare che ci sarà lavoro anche per la safety car. Mayländer lo sa ed è pronto. Come sempre. Ma ancor di più quando si corre a Marina Bay.