Un diavolo per la Rossa: alla scoperta del progetto 666

Formula 1

Antonio Granato

Passa dal progetto 666 il riscatto della Ferrari, chiamata a rifarsi dopo aver chiuso un Mondiale deludente (Foto Getty)
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L'ANALISI. Nelle sessioni libere degli ultimi GP sono state effettuate le prime prove, ora arriva il difficile: i tecnici della Ferrari sono al lavoro per consegnare a Vettel e Raikkonen vetture con cui lottare per il titolo. Parola d'ordine: aerodinamica

Visti i risultati deludenti della Ferrari F14T, gli uomini del cavallino puntano al riscatto con la monoposto del prossimo anno, caratterizzata dal numero di progetto 666.
Un numero di progetto "diabolico", su cui i tecnici e gli ingegneri della scuderia di Maranello sono al lavoro già da qualche tempo. Nelle ultime gare, infatti, si sono utilizzate ampie parti delle sessioni di prove libere per raccogliere dati aerodinamici intorno alla F14T da riversare sul progetto 666.



Attraverso l'utilizzo di sensori (tubi di Pitot) applicati su alcuni dei punti sensibili della vettura, si sono studiati i comportamenti dei flussi d'aria intorno alla carrozzeria e alle ali della monoposto di Alonso e Raikkonen, e si cercherà di migliorarne il comportamento e l'efficienza sulla vettura che verrà affidata nel 2015 a Raikkonen ed al nuovo pilota: Sebastian Vettel.

Da migliorare c'è molto indubbiamente, cominciando dal motore che non ha mai fornito i livelli di potenza e prestazioni che tutti attendevano. Durante la stagione si è provato a recuperare qualche cavallo migliorando la dispersione termica dei condotti di scarico ma ciò, di certo, non è bastato a colmare il gap prestazionale con la Mercedes. Il regolamento quest'anno permette ancora un margine d'intervento cospicuo, si può modificare prima dell'inizio della stagione 2015 ancora il 48% del propulsore. Nei prossimi anni poi, salvo interventi al regolamento, le possibilità d'intervento saranno sempre minori.



James Allison arrivato in Ferrari quando già il progetto 665 (F14-T) era in fase avanzata, ha potuto solo marginalmente mettere del suo sulla monoposto che ha preso parte al Mondiale 2014. Ben diverso sarà il discorso nel 2015, il tecnico inglese potrà finalmente mettere in pista una macchina completamente concepita sotto la sua direzione tecnica. In molti confidano nella capacità di Allison, che però in passato ricopriva il ruolo di aerodinamico mentre ora è chiamato nel ben più delicato e complesso ruolo di Direttore Tecnico, che in Lotus svolse egregiamente.

Possiamo quindi sperare in un recupero almeno parziale del gap con le migliori, augurandoci che il progetto 666 sia veramente diabolico e capace di ridurre al minimo le distanze con chi quest’anno risultava realmente imprendibile.