Conferme, rivelazioni e flop: il bilancio del 2014

Formula 1
Daniel Ricciardo, pilota della Red Bull, è quello che insieme a Rosberg e Hamilton, ha avuto la stagione migliore (Foto Getty)
AUSTIN, TX - NOVEMBER 02:  Daniel Ricciardo of Australia and Infiniti Red Bull Racing celebrates on the podium after the United States Formula One Grand Prix at Circuit of The Americas on November 2, 2014 in Austin, United States.  (Photo by Mark Thompson/Getty Images)

Con il Mondiale archiviato, il mercato piloti concluso e gli ingegneri al lavoro per la prossima stagione per il Circus è tempo di valutazioni. Da Hamilton a Ricciardo promossi, bocciati e rimandati dei dodici mesi appena trascorsi

Non c'è una classe superiore, perché la F1 è la massima categoria dell'automobilismo a ruote scoperte. Ma come ogni fine anno che si rispetti anche il Circus emette i suoi verdetti. Nessun voto, ma una valutazione per capire se il 2014 è da buttare, da salvare o semplicemente da analizzare per migliorare in futuro.

I promossi


Lewis Hamilton (Mercedes) –
Con una W05 perfetta l'inglese ha vinto con il talento e con la testa, concludendo la stagione con sei vittorie nelle ultime sette gare. Insuperabile nei duelli, ha gestito al meglio la pressione, con maturità. Fuoriclasse.

Nico Rosberg (Mercedes) – In estate sembrava poter avere il Mondiale in pugno. Nella migliore stagione della sua carriera non ha mai mollato, ma nei momenti decisivi non è sembrato all'altezza (vedi l'errore a Singapore) Ha l'occasione di rifarsi nel 2015.

Daniel Ricciardo (Red Bull) – Un anno super. Perché non è da tutti salire su una macchina nuova, vincere 3 GP e “cancellare” il quattro volte del mondo Vettel. Grintoso, capace di sfruttare le occasioni, ha fatto praticamente il meglio con la RB10. Nel 2015, con una macchina migliore e senza cali di rendimento sarà un cliente difficile per le Mercedes.

Valtteri Bottas (Williams) – La rivelazione. Al secondo anno di F1 ha ottenuto quattro podi e il quarto posto nel Mondiale. Lottatore, è salito di tono nel corso dell'anno, insieme alla sua Williams e mettendosi dietro spesso il compagno Massa. Il 2015 potrebbe essere l'anno della consacrazione.

Nico Hülkenberg e Sergio Perez(Force India)- Gli uomini della scuderia indiana hanno entrambi migliorato il loro rendimento, Il propulsore Mercedes ha aiutato ma la coppia tedesco.-messicana ci ha messo del suo, Perez ottenendo il quarto podio in carriera in Bahrain e Hulk con 14 posizioni nelle top ten, con pure tre quinti posti.

Jules Bianchi (Marussia) – Il francese sta combattendo in silenzio la sua battaglia dopo l'incidente di Suzuka, ma il 2014 era stato il suo capolavoro. Con i primi due punti per lui e per la scuderia Marussia a Montecarlo.

I bocciati

Sebastian Vettel (Red Bull) – Il campione del mondo ha perso lo scettro. E ha perso la Red Bull, in cui il padrone è diventato Ricciardo. Nonostante questo, nonostante tutto si è portato a casa quattro podi. Una delusione per uno che ci ha abituato a numeri da fenomeno. Nel 2015 ripartirà da Maranello per tornare grande e per bollare il 2014 solo come un anno "no"..

Kimi Raikkonen (Ferrari) – L'ex Lotus alla prima volta del secondo anno in Rosso ha deluso. Sempre dietro ad Alonso e praticamente mai con i primi, solo una volta ha fatto vedere la sua classe, a Spa. Per il resto tante difficoltà. Nel 2015 è chiamato al riscatto.

Kevin Magnussen (McLaren) – Per lui era l'anno d'esordio. E a parte il secondo posto di Melbourne non è stato per nulla facile. Button gli è sempre o quasi passato davanti e la forma della McLaren non ha aiutato. A fine stagione la scuderia di Ron Dennis l'ha retrocesso a terzo pilota. Una bocciatura, speriamo per lui non definitiva.

Adrian Sutil e Esteban Gutierrez (Sauber) – Correre per la scuderia svizzera nel 2014 non è stato facile. Afflitta da problemi finanziari e soprattutto di prestazioni la C33 ha raccolto zero punti, come mai era capitato negli ultimi anni. Guardando la classifica dei piazzamenti il migliore sarebbe Sutil, l'unico dei due che però è rimasto senza squadra, dopo l'ingaggio come collaudatore alla Ferrari del messicano.

Romain Grosjean e Pastor Maldonado (Lotus) – A Enstone l'ultimo anno è stato da dimenticare come quello della Sauber. Tanti ritiri (11 più una mancata partenza) e solo dieci punti in classifica, 8 dei quali fatti da Romain Grosjean. Il francese, con la macchina in condizioni accettabili ha sempre corso a ridosso della zona punti.

Kamui Kobayashi ed Marcus Ericsson (Caterham) – La scuderia ha corso in mezzo ai problemi finanziari che l'hanno portata alla rinuncia a due GP e al (probabile) fallimento. I due piloti non hanno convinto. L'esordiente Ericsson a parte l'undicesimo posto di Montecarlo il quattordicesimo in Malesia è stato sempre oltre la quindicesima posizione, mentre il giapponese, che rientrava in Formula 1, si è ritirato sette volte un record.

Max Chilton (Marussia) – L'altro pilota della scuderia anglo-russa ha dimostrato quello che aveva fatto vedere da rookie nel 2013. Un driver che si segnala più per i suoi errori che per le performance. Disattenzioni che hanno compromesso le gare di altri (vedi Raikkonen a Monaco) e che hanno portato l'inglese a zero punti, come l'anno scorso. Magra consolazione il record (per un rookie) di 25 gare consecutive concluse.

I rimandati

Fernando Alonso (Ferrari) – L'asturiano ha fatto quello che poteva. Surclassando Raikkonen e con una vettura al di sotto delle aspettative è comunque salito sul podio due volte. Non è stato perfetto, soprattutto quando se l'è presa pubblicamente per le prestazioni del Cavallino. Nel 2015 sarà alla McLaren alla ricerca del terzo titolo mondiale.

Jean-Éric Vergne (Toro Rosso)– Il francese ha fatto la migliore stagione di sempre in F1. Ventidue punti, 14 in più del compagno Kvyat e un paio di gare da ottimo pilota, Come a Singapore, dove è saltato dal 14° a 6° negli ultimi 10 giri della corsa. Nel 2015 non correrà in F1, anche se ha ottenuto il posto di collaudatore alla Ferrari. Aspettando (forse) di rientrare.

Felipe Massa (Williams) – L'aria di Grove a Felipe ha fatto bene al brasiliano. E' cresciuto rispetto alle ultime stagioni, ma ha sofferto troppo la crescita di Bottas. Il secondo posto di Abu Dhabi e la pole di Zeltweg sono stati i picchi della stagione. Nel 2015 potrebbe essere ancora nel cuore della battaglia, anche con il compagno di squadra.

Jenson Button (McLaren) – L'inglese ha fatto il suo. Come sempre. Ci è scappato un podio, ma quasi tutta la stagione è stata una lotta con una McLaren non competitiva. Nel 2015 con le Frecce d'Argento targate Honda potrebbe essere la spalla ideale per Alonso.

Daniil Kvyat (Toro Rosso) . Il rookie russo si è ambientato bene in F1. Era il più giovane della compagnia ma non ha avuto paura. I risultati parlano al massimo di tre noni posti, ma il talento e soprattutto la “testa” ci sono. Da rivedere nel 2015, soprattutto per qualche errore di troppo.