LA FOTOGALLERY. Dopo l'incidente nei test invernali, di cui molto è ancora da chiarire, il pilota della McLaren sarà tenuto a riposo dai medici almeno per il GP d'Australia. Come accadde ai piloti della Sauber, che però avevano preso colpi più violenti

Il crash di Robert Kubica nel 2007 durante il Gran Premio di Montreal: il pilota della Sauber toccò l'auto di Trulli e perse il controllo, la sua auto decollò e si schiantò contro un muretto, prima di rientrare in pista -
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L'auto di Kubica si sbriciolò in volo, dopo un impatto a 300 km orari -
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Dopo lo scontro col muretto, l'auto di Kubica rientrò in pista e andò a infrangersi contro le protezioni opposte, non prima di essersi ribaltata -
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La Sauber del polacco fu ridotta a poco più dell'abitacolo -
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Solo una delle quattro gomme era rimasta attaccata a quel che rimaneva della macchina di Kubica, che uscì incredibilmente illeso dall'impatto devastante -
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Il pilota polacco riportò solamente un lieve trauma cranico e una distorsione ad una caviglia. E la settimana dopo avrebbe voluto correre di nuovo -
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Kubica fu caricato in barella e portato in ospedale in elicottero. Come Alonso fu tenuto a riposo precauzionale per la gara successiva: si ripresentò in pista tre settimane dopo l'impatto. Ma per i medici di Nando "21 giorni sono pochi" -
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E al posto di Kubica, negli Usa, la Sauber affidò il volante a un giovane ragazzino tedesco di belle speranze: di nome faceva Sebastian, di cognome Vettel -
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Anche Sergio Perez fu vittima di un incidente che lo tenne lontano dalla pista per un po', nel 2011, a Montecarlo -
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L'auto di Perez si schiantò contro un guard-rail dopo aver rotto una sospensione: l'impatto fu laterale, e il pilota riuscì a ripararsi la testa con le mani immediatamente prima di sbattere -
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Quel che restava dell'auto di Perez dopo il terribile botto del 2011 a Montecarlo -
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La Sauber di Perez andava a più di 200 km all'ora al momento dell'impatto, ben più forte della velocità della McLaren di Alonso nei test di Barcellona -
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Per soccorrere il pilota messicano entrò in pista anche l'ambulanza: Perez fu portato in ospedale. La Sauber fece sapere che durante il tragitto il ragazzo aveva parlato col medico e mosso gli arti -
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Così Perez rientrò in pista due settimane dopo in Canada, ma disputò solo le prove libere: al termine della sessione accusò un malore e preferì non correre. Tornò definitivamente a Valencia, 28 giorni dopo l'impatto -
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Al posto di Perez in Canada corse Pedro de la Rosa, tester della McLaren. Lo stop del messicano durò poco meno di un mese. Dall'incidente di Alonso alla gara in Australia sarebbero passati solo 21 giorni: troppo poco per i medici -
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