Podi, punti, incidenti: Brundle e l'Australia, Gp mai banali
Formula 1AMARCORD. Il britannico è stato una presenza fissa in F1 per una dozzina d'anni: 158 Gp e tanti piazzamenti, ma anche giornate particolari. Come quando in Williams sostituì in extremis Mansell messo ko dalla varicella...
Prost, Senna, Mansell, Piquet, Hakkinen, Schumacher. "On my day I’ve beaten them all but the true greats are strong every day", ovvero nel miei giorni migliori sono riuscio a batterli tutti, ma la verità è che i grandi sono tali tutti i giorni: Martin Brundle si descrive così, nel suo sito ufficiale, e se è vero che in Formula 1 non ha mai vinto uno dei 158 Gp disputati, è vero anche che il pilota britannico è un nome difficile da dimenticare per chi ha almeno trent'anni, considerando che dal 1984 al 1996 la sua presenza era quasi una costante. A volte sul podio, più spesso a punti, quasi sempre tra i primi dieci. Peccato che i punti, allora, li conquistassero solo i primi sei...
Australia. Classe 1959, figlio di un rivenditore di auto dell'East Anglia, Brundle fra le auto e i motori di fatto ci è nato, e ci vive ancora oggi, dal momento che è uno degli insider della F1 per Sky nel Regno Unito. Pilota solido, anche veloce in certi circuiti, proprio in Australia - da dove nel weekend prenderà il via il Mondiale 2015 - raramente ha vissuto gare banali: quando si correva ad Adelaide, ha ottenuto due dei suoi 10 podi (Benetton 1992 e McLaren 1994, ma anche un sesto e un quarto posto con Ligier e Tyrrell), rischiando grosso nel 1996 a Melbourne, nel primo Gp sul tracciato attuale, quando la sua Jordan tamponò la McLaren di Coultherd, prese il volo e precipitò spezzandosi. Brividi, bandiera rossa: illeso.
Varicella. Tyrrell, Zakspeed, Brabham, Ligier e Jordan, nella sua lunghissima carriera, ma anche Benetton - dove nel 1992 fu la prima... seconda guida di Michael Schumacher, nella prima stagione in cui Schumi corse come pilota titolare dopo il debutto in Jordan - e McLaren, con cui ottenne il suo miglior risultato a Montecarlo, nel 1994, chiudendo secondo dietro Schumi. E poi la Williams, una volta sola. Accadde nell'agosto 1988, in Belgio: c'era il numero 5 rosso sulla monoposto, segno inequivocabile che la vettura era quella del suo amico Nigel Mansell, messo ko dalla varicella a 35 anni suonati...
Australia. Classe 1959, figlio di un rivenditore di auto dell'East Anglia, Brundle fra le auto e i motori di fatto ci è nato, e ci vive ancora oggi, dal momento che è uno degli insider della F1 per Sky nel Regno Unito. Pilota solido, anche veloce in certi circuiti, proprio in Australia - da dove nel weekend prenderà il via il Mondiale 2015 - raramente ha vissuto gare banali: quando si correva ad Adelaide, ha ottenuto due dei suoi 10 podi (Benetton 1992 e McLaren 1994, ma anche un sesto e un quarto posto con Ligier e Tyrrell), rischiando grosso nel 1996 a Melbourne, nel primo Gp sul tracciato attuale, quando la sua Jordan tamponò la McLaren di Coultherd, prese il volo e precipitò spezzandosi. Brividi, bandiera rossa: illeso.
Varicella. Tyrrell, Zakspeed, Brabham, Ligier e Jordan, nella sua lunghissima carriera, ma anche Benetton - dove nel 1992 fu la prima... seconda guida di Michael Schumacher, nella prima stagione in cui Schumi corse come pilota titolare dopo il debutto in Jordan - e McLaren, con cui ottenne il suo miglior risultato a Montecarlo, nel 1994, chiudendo secondo dietro Schumi. E poi la Williams, una volta sola. Accadde nell'agosto 1988, in Belgio: c'era il numero 5 rosso sulla monoposto, segno inequivocabile che la vettura era quella del suo amico Nigel Mansell, messo ko dalla varicella a 35 anni suonati...