Lewis: "Adoro la pole, voglio il record di vittorie di Schumi"

Formula 1
Lewis Hamilton, campione del mondo 2015 (Foto Getty)
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Il campione del mondo Hamilton si racconta a Vougue: "Il mio obiettivo è superare i 91 gp vinti da Schumacher". E sulla F1 di oggi dice: "E' cambiato il ruolo del pilota, tocca a noi tirare fuori il meglio dalle monoposto"

Lewis Hamilton punta Michael Schumacher. Fresco di terzo titolo mondiale, il pilota della Mercedes è protagonista di una delle tre copertine del nuovo numero di "L'Uomo Vogue" (in edicola da martedì prossimo. "Il record che conta - dice - è quello del maggior numero di Gran Premi vinti (i 91 di Schumacher, ndr) e voglio batterlo". Hamilton si racconta, dall'età di due anni, quando con il padre girava su automobiline elettriche a forma di F1 nei parchi della periferia di Londra, ai primi debutti sulle
piste ufficiali di kart a 7 anni.

Momento in cui lui e la famiglia, unici partecipanti di colore nel mondo delle corse, dovettero affrontare i primi atti di discriminazione razziale: "Quando mio padre bussava alla porta dei camper di altri concorrenti, a volte capitava che non gli rispondessero nemmeno".

Da Muhammad Ali a Martin Luther King, passando per Nelson Mandela, "al di là del colore della pelle, rappresentano i miei valori e mi piacerebbe essere un po' come loro - confessa il pilota anglo-caraibico - nella scuola che frequentavo, eravamo tre o quattro neri su cento alunni. Ho provato di persona la sensazione di fare cose che erano non solo impossibili ma addirittura inimmaginabili".

Parlando della Formula 1, Hamilton ritiene che sia "cambiato il ruolo del pilota. Per progettare, costruire e mettere in pista la mia monoposto ci vogliono 1.300 persone: il mio compito è tirare fuori il meglio da quell'auto".