FS16-H, LE CARATTERISTICHE. Interventi in cinque aree: muso, sospensione anteriore, fiancate anteriori, Powe Unit e retrotreno. Per il motore eliminati gli ingombri e migliorata la combustione
Ben 5 aree d'intervento per far sì che il buon passato fatto 3 vittorie e 17 podi diventi uno splendido futuro. Muso corto, sospensione anteriore che dopo 4 stagioni torna ad essere push rod, pance rastremate, Power Unit rivista in architettura e prestazioni, posteriore molto stretto. Una rivoluzione che per ora a secco offre numeri di simulazione strabilianti che adesso aspettano conferma dalla pista, in attesa di vedere dove sono con la Mercedes. C'è grande ottimismo, ma anche la giusta preoccupazione che una rivoluzione tecnica può portare.
Il progetto denominato 667 è partito un anno fa: da qui che è nata la SF16-H. Come detto, gli interventi sono stati effettuati in cinque zone: muso, sospensioni, fiancate anteriori, PU e retrotreno. Analizziamoli nel dettaglio:
Muso - Creati canali per una gestione dei flussi sotto il corpo vettura per l'aereodinamica. Interventi anche sulla sospensione a puntone (push rod) con una diversa posizioni dei bracci.
Fiancate - Riviste sia per il raffreddamento che per l'aereodinamica.
Power Unit - Qui la Scuderia ha lavorato su due aspetti: sono stati ridotti innanzitutto gli ingombri per fare spazio all'aerodinamica. Come detto, la macchina è più stretta rispetto a quella dello scorso anno e sono spostati tutti gli accessori. Oltre al lavoro di archirtettura, c'è stato anche il miglioramento della combustiuone e della parte ibrida.
Retrotreno più snello - Rivisitata la scatola del cambio, spostate alcune componenti, così come le sospensioni posteriori carenate con lo stesso obiettivo aereodinamico. Nel complesso il progetto della Ferrari 2016 può essere considerato un primo vero step rispetto al passato per scelte tecniche e innovazione. Il lavoro di squadra in questo senso è stato serrato e massiccio.