Ferrari verso il Bahrain: cosa va e cosa non va nella FS16-H

Formula 1

Alfredo Alberico

Dopo Melbourne, è Sakhir la prossima tappa del Mondiale di Formula 1. La Rossa riparte dal gran premio nel deserto tra certezze, tante, e qualcosa da rivedere

Qualche certezza i 57 giri dell’Albert Park di Melbourne ce l'hanno data. Dalla forza delle Mercedes alla necessità di rivedere un sistema di qualifiche che fa discutere. Troppo. E poi c'è la Ferrari: indicazioni ce ne sono anche sulla FS16-H.

Cosa va - Gestione delle gomme, qui non ci sono dubbi. Funziona, ma non è certo una sorpresa se di mezzo c'è Allison Assodata la potenza della Power Unit, il capitolo partenza merita invece una riflessione più ampia. Il regolamento oggi prevede che sul volante una sola leva possa rilasciare la frizione. E così a Maranello hanno trovato la soluzione per una partenza-lampo: via la doppia paletta del volante 2015 per far spazio ad una sola e utilizzabile da entrambi i lati. Lo scatto della Rossa che può fare la differenza. Forse è anche per questo potenziale che nella prima e qualifica della stagione Vettel e Raikkonen si sono accontentati del 3° e 4° posto, risparmiando un treno di supersoft.

Cosa non va - Un problema, però, in Australia c'è stato: il surriscaldamento che ha fermato Raikkonen; turbo in tilt, ma poiché la causa è certa (il surriscaldamento appunto) tra gli ingegneri dalle Ferrari non c'è preoccupazione.

Verso il Bahrain - Gomme, frizione, Power Unit e surriscaldamento. Tutti temi decisivi, ma ai tifosi alla fine interessa solo che la macchina sia veloce e vincente. E se la strada, anzi l’accelerata è davvero quella giusta, lo scopriremo solo in Bahrain.