Il tedesco della Mercedes, dopo due successi consecutivi, cercherà conferme a Shanghai, dove nel 2012 ha ottenuto la prima vittoria in F1. Il suo momento e quello degli avversari in vista del terzo appuntamento del Mondiale
Prima l’Australia, poi il Bahrain: due gare e due successi per Nico Rosberg. Un inizio migliore non poteva esserci per il tedesco della Mercedes. Dopo le delusioni del 2015, lui un pensierino al titolo (più di un pensierino a dire il vero) lo starà di sicuro facendo. Un anno fa a quest’ora aveva incassato un secondo e un terzo posto; ora è davanti a tutti con 50 punti, 17 in più di Lewis Hamilton. Nico e l’operazione riscatto. Troppo presto per avere delle certezze ma oggi ci sono più pro che contro per metterla in atto. A cominciare dal momento no – o "ni" se preferite - di Hamilton: due gare, due pole ma soprattutto due partenze sbagliate per il campione in carica.
E poi c'è la Ferrari - Alla fine sarà una lotta tra Mercedes e le Rosse, non ci sono dubbi. Oggi, però, quelli da fugare riguardano l’affidabilità delle macchine di Raikkonen e Vettel che, una volta a testa, al traguardo non sono proprio arrivate.
Il record - Rosberg in Bahrain ha conquistato la vittoria numero 16 in F1. Quanto basta ad eguagliare Stirling Moss, tra i più grandi piloti della storia. Tra i più grandi che però un Mondiale, propiro come Nico, non l’hanno mai vinto. Un motivo in più per allungare le vittorie consecutive: 5 dalla fine dello scorsa stagione. Dovesse riuscirci, a quel punto si potrebbe cominciare a parlare di dominio.
Shanghai e Nico - In Cina, dove nel 2012 ha ottenuto la prima vittoria in carriera scattando dalla pole, oltre ad una grande macchina, Rosberg porterà un entusiasmo che è ai massimi livelli. Fattore emotivo da non sottovalutare quando sei in quell’abitacolo e vai ad una velocità che i comuni automobilisti non possono nemmeno immaginare. Sì perché a parità di macchina Nico stravolta potrebbe aver trovato davvero l'arma giusta per strappare il titolo all'amico di un tempo.