VIDEO. Chi resterà in Mercedes? Entrambi vogliono fortemente la Ferrari. Perché è meglio trovare sfide più difficili, che restare dove l'ambiente può diventare insostenibile. E dopo l'autoscontro di domenica in Spagna (VIDEO) niente è già più come prima
L'incidente tra Rosberg e Hamilton ha ricordato, per via anche di quel fumo che si alzava dalla ghiaia a coprire la loro rabbia, l'incidente, a Suzuka, tra Senna e Prost nel '90. I due ormai non erano più compagni di squadra perché già l'anno precedente, in modo meno spettacolare ma di certo non meno eclatante, si erano presi, sempre a Suzuka. Divorzio inevitabile. La storia recente insegna, anche con la scelta di Lorenzo nelle moto, che è meglio trovare sfide più difficili ma con un mezzo il più vicino alla vittoria possibile, che non restare dove l'ambiente può diventare insostenibile. Adesso il punto non è chi lascerà la Mercedes, dopo la violenta esplosione di una rivalità, mai così conclamata come domenica, se non in sporadiche "ruotate" in 3 stagioni e 5 gare di convivenza, ma chi riuscirà tra i due a convincere la Ferrari a prenderlo.
Analizziamo la situazione partendo dall'autoscontro di domenica per arrivare poi alla sfida per la Rossa:
1) L'INCIDENTE: tutti a dire che hanno perso doppietta e 43 punti, noi diciamo che è stata sfiorata la tragedia. Potevano farsi molto male e potevano fare molto male ad altri. La dinamica dell'incidente, fortunatamente, li ha portati fuori pista ma se si fossero fermati in traiettoria avrebbero avuto 20 macchine addosso che arrivavano in pieno. Tragedia evitata.
2) MERCEDES, LAUDA SCARICA HAMILTON: ottimo lavoro del management, ma non di Lauda che ha subito scaricato le colpe su Hamilton. Non tanto per la dinamica, ma per il fatto che non avrebbe dovuto attaccare Rosberg. Ma quali accordi hanno in Mercedes alla quinta gara? Vietato lottare? No, sono liberi ci fanno sapere poi e quindi? Toto Wollf, il boss, ha fatto un gran lavoro mediatico per evitare una sanzione, catechizzando i piloti, che hanno parlato un'ora dopo la gara e ben tre dopo l'incidente, per evitare scambi di parolone e responsabilità a caldo che avrebbero anche indirizzato il lavoro degli stewards. Che non ci sia sanzione, anche leggendo la motivazione, è ridicolo.
3) SFIDA PER LA ROSSA: quella che al momento è una sfida per il mondiale sta diventando un "ruota a ruota" pazzesco per andare in Ferrari. Dieter Zetche, presidente del gruppo a cui Mercedes fa capo, li ha confermati entrambi per il 2017 (ultimo anno per Rosberg e penultimo per Hamilton, che ha fino 2018), ma rivedendo episodi alla Senna-Prost, Mansell-Piquet, Mansell-Prost in Ferrari, possono ancora pensare di stare insieme loro? E Mercedes, che dopo tre titoli può anche pensare di puntare su Wehrlein o Ocon, può tenerli insieme? A oggi non più.
È chiaro (vedi Lorenzo nelle moto) che guardano a quale alternativa è più vicina alla possibilità, comunque, di continuare a vincere. Ferrari e Red BULL, dove Ricciardo è in scadenza e indubbiamente la più affascinate è la Rossa. Lewis vuole la Ferrari, continua a chiamare non solo per comprare auto. Si è fatto vedere chiacchierare a lungo con Jock Clear, ex suo ingegnere in Mercedes adesso in Ferrari e non ha mai nascosto di essere attratto dal fascino di correre per la casa di Maranello. Chiaro che con la coppia Vettel-Hamilton, al netto del fatto che Raikkonen sta disputando uno dei suoi migliori inizi di mondiale (con qualche sonno, a volte) si avrebbe l'esaltazione massima dell'idea dell'attacco, stile Barcellona Messi-Suarez o quello del Real, Ronaldo-Benzema. Rosberg anche inizia a mandare segnali di non essere più blindato.
Chiaro non lo fa a parole, ma con il suo management, per sondare terreno e disponibilità. E la disponibilità a parlare con tutti la si trova sempre. La sua sarebbe una scelta più conforme alla storia recente Ferrari, ma meno logica se vogliamo, perché vorrebbe dire lasciare via libera a Hamilton di sentirsi padrone incontrastato in Mercedes. Non dimentichiamo però che nel 2017 ci sarà la rivoluzione del regolamento e dire oggi quale sarà la macchina da battere è impossibile, anche se, per forze economiche in pista, se dici Mercedes, Ferrari e Red Bull, non sbagli.
Tutti elementi per divertirci non poco, considerando che Ricciardo e Alonso stanno alla finestra e sicuramente non stanno lì solo per guardare. Alla prima chance ci proveranno a buttarsi dentro, anzi Ricciardo con Ferrari ci sta già provando da tempo. A Monaco si scateneranno le trattative, ma è evidente che la coppia che scoppia non può più convivere e quella che sembrava, fino a domenica, una sfida solo per il titolo, adesso è diventata qualcosa di più, fuori dalla pista, per prendersi la guida della Ferrari!